Una folta delegazione
di Guardie giurate è stata ricevuta il 22 luglio, a Palazzo
Lascaris, dai vicepresidenti del Consiglio regionale Lido
Riba e Francesco Toselli.
Le Guardie particolari giurate sono in Piemonte circa 2500 e lavorano
alle dipendenze di 39 aziende di vigilanza. In questi giorni si
stanno svolgendo le trattative per il rinnovo del contratto integrativo
di lavoro.
I rappresentanti sindacali Marco Bertolotti (Cgil)
e Gianni Pezzetta (Uil) hanno esposto le ragioni
dei lavoratori in attesa del rinnovo del contratto, anche in concomitanza
con la seconda giornata di sciopero degli addetti degli Istituti
di Vigilanza privati. “Le Guardie giurate svolgono attività
di pubblico interesse strettamente legate alla sicurezza dei cittadini,
non sono soltanto operai con la pistola. La legge che regola la
Vigilanza privata in Italia risale al Testo unico di Pubblica
sicurezza del 1934. La nostra categoria è ancora in attesa
della legge sulla Sicurezza sussidiaria che giace in Parlamento
ormai da anni. Abbiamo bisogno di raggiungere una migliore professionalità
attraverso un adeguato percorso di formazione che potrebbe portare
alla formazione di un Albo”.
Lido Riba, in rappresentanza dell’Ufficio
di presidenza del Consiglio regionale, ha detto: “Attraverso
un ordine del giorno possiamo sollecitare il Parlamento ad accelerare
l’esame del disegno di legge sulla sicurezza sussidiaria.
Per quando riguarda le esigenze di formazione professionale si
può affrontare la questione con la Giunta regionale ed
in particolare con l’assessore al Lavoro”.
I consiglieri Giancarlo Tapparo (Misto-UCR),
Rocco Papandrea (Rifondazione Comunista) e Pietro
Marcenaro (DS) sono intervenuti assicurando alle Guardie
giurate l’interessamento del Consiglio regionale sia per
la positiva conclusione del contratto di lavoro che per la formazione
professionale, anche intervenendo sulle richieste inserite nei
capitolati d’appalto delle aziende pubbliche che utilizzano
la Vigilanza privata.
All’incontro erano presenti anche i consiglieri: Pino
Chiezzi (Comunisti Italiani), Giuliana Manica,
Wilmer Ronzani (DS), Carmelo Palma
(Radicali), Antonello Angeleri (UDC).

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