COMUNICATI STAMPA

Torino, 22 luglio 2003

Le Guardie giurate chiedono maggiore formazione


Una folta delegazione di Guardie giurate è stata ricevuta il 22 luglio, a Palazzo Lascaris, dai vicepresidenti del Consiglio regionale Lido Riba e Francesco Toselli.


Le Guardie particolari giurate sono in Piemonte circa 2500 e lavorano alle dipendenze di 39 aziende di vigilanza. In questi giorni si stanno svolgendo le trattative per il rinnovo del contratto integrativo di lavoro.
I rappresentanti sindacali Marco Bertolotti (Cgil) e Gianni Pezzetta (Uil) hanno esposto le ragioni dei lavoratori in attesa del rinnovo del contratto, anche in concomitanza con la seconda giornata di sciopero degli addetti degli Istituti di Vigilanza privati. “Le Guardie giurate svolgono attività di pubblico interesse strettamente legate alla sicurezza dei cittadini, non sono soltanto operai con la pistola. La legge che regola la Vigilanza privata in Italia risale al Testo unico di Pubblica sicurezza del 1934. La nostra categoria è ancora in attesa della legge sulla Sicurezza sussidiaria che giace in Parlamento ormai da anni. Abbiamo bisogno di raggiungere una migliore professionalità attraverso un adeguato percorso di formazione che potrebbe portare alla formazione di un Albo”.


Lido Riba, in rappresentanza dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, ha detto: “Attraverso un ordine del giorno possiamo sollecitare il Parlamento ad accelerare l’esame del disegno di legge sulla sicurezza sussidiaria. Per quando riguarda le esigenze di formazione professionale si può affrontare la questione con la Giunta regionale ed in particolare con l’assessore al Lavoro”.


I consiglieri Giancarlo Tapparo (Misto-UCR), Rocco Papandrea (Rifondazione Comunista) e Pietro Marcenaro (DS) sono intervenuti assicurando alle Guardie giurate l’interessamento del Consiglio regionale sia per la positiva conclusione del contratto di lavoro che per la formazione professionale, anche intervenendo sulle richieste inserite nei capitolati d’appalto delle aziende pubbliche che utilizzano la Vigilanza privata.


All’incontro erano presenti anche i consiglieri: Pino Chiezzi (Comunisti Italiani), Giuliana Manica, Wilmer Ronzani (DS), Carmelo Palma (Radicali), Antonello Angeleri (UDC).

 



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