Consiglio Regionale del Piemonte

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Collegato alla finanziaria

Nella seduta del 24 novembre il Consiglio regionale ha esaminato il disegno di legge 143 “Disposizioni collegate alla manovra finanziaria per l’anno 2015” e ne ha approvato il testo fino all’art. 22 (su 47 articoli, più allegati).

In questa prima parte dell’articolato sono stati presentati venticinque emendamenti dei quali ne sono stati approvati quattro della Giunta regionale, due della maggioranza e, per le opposizioni, uno ciascuno per il gruppo M5S e FI.

Il dibattito generale era stato aperto dai tre relatori, uno di maggioranza, Andrea Appiano (Pd), due di opposizione, Davide Bono (M5S) e Massimo Berutti (FI).

Appiano (Pd) ha descritto il composito provvedimento, sottolineando che “il dibattito in Commissione è stato complesso e articolato per via di numerosi emendamenti, presentati sia dalla Giunta regionale che dai consiglieri di opposizione”. Diversi approfondimenti sono stati dedicati “alle principali tematiche come il trasporto e la logistica, il turismo, la cultura e lo sport, l’agricoltura, l’ambiente, le società partecipate, gli enti locali, il paesaggio e il governo del territorio, l’economia montana, l’attività venatoria, il lavori, i servizi alla persona”.

È quindi intervenuto Bono (M5S), che ha ricordato come siano “state inserite molte norme, all’interno di questo collegato, che forse dovevano essere affrontate con leggi specifiche. Noi abbiamo svolto un’attenta attività emendativa, per lavorare sugli argomenti. Alcune modifiche non urgenti, potevano e dovevano trovare un loro percorso separato dalla finanziaria. Quanto al Piano casa, riteniamo non sia più accettabile proseguire con le deroghe e con le proroghe e quindi è stato giusto non farlo con questa Finanziaria, così come stralciare la norma sull’elisky”.

Berutti (FI), infine, ha affermato che “molte delle proposte formulate dal nostro gruppo non sono state accolte: abbiamo cercato di intervenire anche su situazioni importanti, ma a parte la questione sulla ludopatia la Giunta ci ha cassato tutto. Ritengo ci possa comunque essere ancora spazio per lavorare a migliorare il documento”.

Si è poi passati agli interventi dei consiglieri, con Diego Sozzani (FI) che ha espresso “preoccupazione da parte del nostro gruppo: non vediamo iniziative tese a un effettivo risparmio. In particolare, le società partecipate continuano ad avere un costo eccessivo che non possiamo più sostenere. Bisogna operare con le dismissioni al più presto”.

Federico Valetti (M5S), ha sostenuto che “in Piemonte si è assistito a una scelta criminale, che ha tagliato prima il 25 per cento delle ferrovie piemontesi, poi ad altri interventi di taglio da parte di Fs. È un bene che sia stato approvato il nostro emendamento per dare la priorità alle infrastrutture esistenti”.

Paolo Mighetti (M5S), ha aggiunto che “nel complesso abbiamo modificato le vecchie leggi, ma manca un progetto organico sulla materia paesaggistico-ambientale. Non sono nemmeno stati aboliti alcuni reliquati: dovremmo andare in Commissione Urbanistica e fare un lavoro generale sulla materia”.

Francesca Frediani (M5S) ha spiegato che “i nostri emendamenti hanno portato principi valutativi alle attività svolte, nel campo della cultura. Necessari per una programmazione ragionata ed efficace”.

Secondo Giancluca Vignale (FI), “il collegato tratta in una maniera che non riteniamo corretta come le questioni delle cave e della caccia. Invece non si parla dei danni da fauna selvatica all’agricoltura, mentre le Ue ce lo impone, né si tratta di interventi sulle politiche per la montagna”.

Mauro Campo (M5S), ha parlato di agricoltura, sottolineando che “ci sono difficoltà a valutare gli impatti delle leggi, mancano le relazioni di accompagnamento. Facciamo leggi omnibus e non interventi mirati”.

“Abbiamo notato troppa fretta – ha detto Giorgio Bertola (M5S) - nell’inserire disposizioni che poco avevano a che fare con la Finanziaria, tipo l’elisky e per questo ci siamo opposti in Commissione, ottenendone lo stralcio”. E Giampaolo Andrissi (M5s) ha concluso: “Riteniamo sia urgente l’inserimento di requisiti minimi che un Piano rifiuti regionale debba avere. Purtroppo tali requisiti mancano, in Piemonte, mentre la normativa nazionale li richiede”.

 

 

 

I fatti in breve

  • L'Aula di Palazzo Lascaris ha esaminato il disegno di legge Collegato alla manovra finanziaira 2015.
  • Dopo le relazioni di maggioranza e opposizione e il dibattito generale, il testo è stato esaminato sino alla approvazione dei primi ventidue articoli con alcuni emendamenti anche delle opposizioni.