Consiglio Regionale del Piemonte

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No all'estremismo, sì ai diritti umani

Questa mattina nella Sala Rossa del Consiglio comunale di Torino è stato presentato il progetto formativo per le scuole intitolato "Islam e radicalizzazione. La cultura dei diritti umani per contrastare gli estremismi violenti".

Erano presenti il sindaco del Comune di Torino Piero Fassino, il vicepresidente del Consiglio comunale Silvio Magliano, il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus, la presidente della Commissione legalità del Comune Fosca Nomis, la consigliera delegata all'Istruzione della Città Metropolitana Domenica Genisio, il ricercatore della Radicalisation Awareness Network (RAN) Luca Guglielminetti, il Garante dei Detenuti Bruno Mellano ed i rappresentanti delle associazioni Leon Battista Alberti, Coreis, Comunità religiosa islamica, Asai, Anpe e del Cesedi.

Il progetto coinvolge 19 classi dell'area metropolitana di Torino con oltre 500 studenti che parteciperanno nel corso dell'anno scolastico ad attività formative per sviluppare un ragionamento critico di contrasto all'islamofobia. Il progetto si conluderà a marzo con una giornata formativa nell'Aula del Consiglio regionale del Piemonte.

"Il Comune di Torino - ha affermato Fosca Nomis - sta lavorando alla proposta di istuire il 18 marzo, giorno dell'attentato al museo del Bardo di Tunisi in cui sono morti due torinesi. come Giornata dedicata alle vittime del terrorismo".

Dichiarazioni

"Come Presidente del Comitato per i diritti umani in seno al Consiglio regionale - ha affermato Mauro Laus - ho aderito con entusiasmo alla realizzazione di questo progetto: una costante opera di educazione alla conoscenza degli altri non può che incentivare le occasioni di scambio delle buone pratiche ed esperienze reciproche, l’elaborazione di indicatori comuni e processi virtuosi che valgano a spezzare sul nascere la spirale della violenza. Chiederò di inserire nello Statuto della Regione il concetto di fraternità e proporrò di assegnare il Sigillo della Regione Piemonte all'Arsenale della Pace, esempio significativo di un luogo a Torino in cui si è passati dalle armi alla solidarietà".

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