Statuti comunali, mostra a Cuneo

Quando ogni Comune era un piccolo Stato: è ciò che racconta la mostra “L’alba delle autonomie, Statuti comunali piemontesi nelle collezioni della Biblioteca della Regione Piemonte”, inaugurata mercoledì 16 dicembre alla Biblioteca Civica di Cuneo. Si tratta della seconda tappa, dopo quella di Vercelli, di un’iniziativa itinerante che il Consiglio regionale ha assunto per la promozione della storia e della cultura piemontesi.
“Lo scopo dell’iniziativa – ha sottolineato la consigliera regionale Carla Chiapello, intervenuta in rappresentanza del presidente Mauro Laus - è duplice: da una lato si intende far conoscere ai cittadini piemontesi le collezioni della biblioteca regionale e in particolare la sua raccolta di statuti comunali, dall’altra si vuole dare rilievo alla genesi storica delle autonomie locali in Piemonte”.
All'evento hanno preso parte anche l'assessore alla Cultura e il prefetto di Cuneo Alessandro Spedale e Giovanni Russo.
Gli statuti comunali medievali, come ha ricordato Rinaldo Comba, docente universitario a Milano e presidente della Società degli Studi storici di Cuneo, testimoniano la nascita e lo sviluppo delle identità territoriali e della partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. Nella storia della legislazione locale essi rappresentano, per l’Assemblea legislativa piemontese, il punto di partenza ideale.
L’esposizione è suddivisa in due sezioni tra loro complementari. La prima è composta da una serie di pannelli sui quali è ricostruita brevemente la storia degli statuti comunali piemontesi, la loro diffusione, la loro evoluzione. La seconda sezione, allestita di volta in volta con la collaborazione di enti locali e istituzioni culturali del territorio, è costituita da statuti della biblioteca regionale, selezionati dal catalogo a seconda delle esigenze dell’allestimento e da statuti e documenti posseduti da biblioteche e archivi locali.
L’esposizione è completata dalla proiezione di un breve video nel quale alcuni storici illustrano le origini e le caratteristiche della storia municipale piemontese e l’affermazione degli statuti comunali.
Accanto agli statuti della biblioteca regionale sarà possibile ammirare gli Statuti del Comune di Cuneo, manoscritto pergamenaceo del 1380, il “Codice degli antichi Statuti della Valle di Macra appartenenti alla comunità di Ussolo”, manoscritto pergamenaceo del 1441, gli “Statuta civitatis Cunei”, codice del 1590, e gli “Statuta civitatis Cunei”, datato 1590.
Il primo codice completo di Statuti cuneesi risale al 1380, è un codice manoscritto in pergamena diviso in cinque libri che raccoglie diritti, doveri e consuetudini derivanti da statuti più antichi. Dal 1384 al 1571 il codice accoglie, oltre ai 460 capitoli già sistemati nel corpus originale, ben 168 altri capitoli atti a regolare le più svariate materie. Nel 1590, esce per i tipi della ex Tipografia di Giovanni Michele e Giovanni Francesco, fratelli de Cavaleriis la prima edizione a stampa degli statuti cuneesi dal titolo Statuta Civitatis Cunei.
Gli statuti dell’alta Valle Maira appartengono invece al territorio marchionale saluzzese e si modellano sulla struttura di un corpus di statuti del comune di Saluzzo in dodici libri. Il primo codice conosciuto risale al 1396 mentre quello conservato presso la Biblioteca civica di Cuneo dal titolo Codice degli antichi Statuti della Valle di Macra appartenenti alla comunità di Ussolo è datato 1441 e si presenta come un codice manoscritto rilegato in piena pergamena rigida composto di 116 carte.
L’allestimento della mostra è stata l’occasione per la pubblicazione di un opuscolo della collana “I Tascabili di Palazzo Lascaris” a cura di Rinaldo Comba, con testi di Alessandro Barbero, Rinaldo Comba, Elisa Mangiano, Francesco Panero, Gian Savino Pene Vidari e Alessandro Vitale Brovarone.
La Biblioteca Civica di Cuneo, in via Cacciatori delle Alpi, 9) ospita la mostra dal 16 dicembre al 31 gennaio con il seguente orario: martedì-giovedì-venerdì 8.30-12.30 e 14.30-18.30; mercoledì 9.30-12.30 e 14.30-18.30; sabato 8.30-12.30.