Lavori in Commissione, 17 dicembre

Dibattito in materia di tributi
Nella seduta della I Commissione Bilancio, presieduta da Elvio Rostagno, è stato esaminato il disegno di legge 166 “Misure di armonizzazione e razionalizzazione di norme in materia di tributi regionali” e, in particolare il vicepresidente della Giunta regionale, con delega al Bilancio, Aldo Reschigna, ha illustrato alcune proposte emendative della maggioranza e fatte proprie dall’Esecutivo rispetto a quanto, sino ad oggi, depositato.
Il tema è stato quello del recupero di una ventina di milioni di euro che dovrebbero venire a mancare, a causa di provvedimenti governativi, alle casse regionali.
Tale questione ha occupato tutta la discussione generale del disegno di legge.
La soluzione adombrata dal vicepresidente Reschigna è quella di sfruttare una delle poche leve a disposizione della Regione, il bollo auto. In particolare si tratta di togliere l’esenzione dal pagamento del bollo ai veicoli con trazione “ecologica”, come quelli a doppia alimentazione a gas o ibridi elettrici.
In pratica l’esenzione continuerebbe ad essere vigente per i primi 5 anni e il pagamento dovrebbe essere effettuato per il resto della vita dell’autovettura. Ma, con le proposte emendative illustrate oggi, il pagamento del bollo per questo tipo di veicoli sarebbe limitato al 30% della normale tariffa calcolata in base alla potenza del motore.
Inoltre, anche le auto storiche (quelle tra i 20 e i 30 anni di età) dovrebbero pagare il bollo con la sola limitazione dello sconto del 10% rispetto alle normali tariffe previste dalla legge statale. Invece i motocicli pagherebbero solo il 10%.
Questa serie di provvedimenti dovrebbe portare ad un gettito aggiuntivo superiore ai 15 milioni di euro.
Il vicepresidente Reschigna ha tenuto a specificare che l’operazione è volta a mantenere un livello di entrate non inferiore al 2015, anche per l’esercizio finanziario 2016, perché l’attuale situazione di un “bilancio ridotto all’osso”, vedrebbe ulteriori diminuzioni incidere sulle politiche sociali, l’istruzione e la cultura con pesanti ricadute sui cittadini.
Le opposizioni sono intervenute con numerosi relatori con argomenti molto simili seppur enfatizzati in modo diverso.
Per quanto concerne il gruppo M5S, la contrarietà al provvedimento è stata espressa in maniera netta in relazione soprattutto al fatto che questi aggravi tariffari andranno a colpire spesso fasce deboli della popolazione, persone che magari aggiornano auto non più nuove con impianti a gas (gpl o metano) aftermarket. Inoltre, si correrebbe il rischio di disincentivare, almeno parzialmente, l’attrattiva della scelta di veicoli con minor impatto ambientale, spesso proprio a riguardo delle emissioni più nocive come quelle delle polveri sottili. Un atteggiamento contrario a tutte le raccomandazioni anche a livello europeo ed internazionale.
I commissari del gruppo FI hanno sottolineato particolarmente la negatività di mancare alla promessa di esenzione fatta ai cittadini. Infatti, mentre in un primo momento sono stati incentivati ad acquistare auto “ecologiche”, sebbene più costose e con maggiori complicazioni per i rifornimenti, anche con l’esenzione, poi, quando questo tipo di veicoli ha iniziato ad avere una certa diffusione, l’Amministrazione non mantiene più quanto promesso e chiede il pagamento della tassa per fare cassa. L’intervento poi avrebbe anche ripercussioni negative rispetto alle imprese che installano impianti a gas aftermarket.
I consiglieri dei gruppi di maggioranza sono intervenuti per difendere la relazione del vicepresidente, chiarendo che essendo già l’esenzione totale una peculiarità per i cittadini piemontesi la penalizzazione, comunque ridotta rispetto agli automobilisti di auto a trazione classica, risulterebbe essere una soluzione equilibrata rispetto alla difficile situazione delle casse regionali ereditata dalle precedenti legislature.
La Commissione, chiusa così la discussione generale sul ddl 166, ha nominato relatore di maggioranza Domenico Ravetti (Pd) e relatori per le opposizioni, Federico Valetti (M5S) e Massimo Berutti (FI).