Approvato l’assestamento

Nella seduta del 23 dicembre il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza il disegno di legge di “Assestamento al bilancio di previsione per l’anno finanziario 2015 e disposizioni finanziarie” con 31 voti favorevoli e 12 contrari.
Nel corso della discussione del testo, composto da oltre una ventina di articoli e 5 allegati, sono stati presentati circa 150 emendamenti alcuni dei quali approvati e, tra questi, taluni presentati dalle opposizioni.
Svariate le disposizioni contenute nel provvedimento, in particolare, l’integrazione dei fondi per la copertura totale degli extra Lea del 2015 (cioè servizi aggiuntivi a quelli che i cittadini hanno diritto a ottenere dal Servizio sanitario nazionale) che complessivamente ammontano a 74 milioni di euro.
Ci sono poi 2 milioni e 400mila euro per far rientrare la sospensione della Carta “Tutto treno” da parte di Trenitalia, una agevolazione importante per i pendolari e, sempre nel settore del trasporto pubblico locale, 10,6 milioni per coprire tutti i disavanzi accumulati fino al 2013.
Nel settore della cultura vi è uno spostamento di 12,6 milioni dal 2015 al 2016, una somma che sarà pagata all’inizio dell’anno. Sono stati anche garantiti con 50 milioni i fondi per i pregressi da trasferire alle Province.
Anche nell’ambito delle politiche sociali è previsto uno slittamento di 20 milioni che verranno pagati all’inizio del 2016.
Il provvedimento prende anche atto della rideterminazione dei residui attivi e passivi, secondo il riaccertamento straordinario del 24 novembre e stanzia 3 milioni per il finanziamento delle funzioni conferite alla Provincia del Verbano-Cusio-Ossola.
Il disegno di legge è stato illustrato e difeso in Aula, per l’Esecutivo regionale, dal vicepresidente con delega al bilancio, Aldo Reschigna.
L’esame del testo era iniziato nella seduta del 22 dicembre con le relazioni.
Per la maggioranza aveva svolto l’illustrazione, Elvio Rostagno (Pd) rilevando che “questo assestamento avviene con tempistiche eccezionali in un periodo che ci auguriamo rimanga eccezionale. Quest’anno si sono messi in sicurezza i conti, un obiettivo ambizioso e doloroso, causa i limitati margini economici. Dobbiamo essere consapevoli che senza ulteriori entrate non sono possibili ulteriori spese. La maggioranza non ha presentato nessun emendamento per senso di responsabilità”.
Per il gruppo M5S aveva relazionato Davide Bono osservando che “il bilancio è il documento più importante della Regione, da cui discendono tutte le scelte strategiche dell’ente ma è sempre più esaminato lontano dalle naturali scadenze e rischia di essere solo una ratifica o una presa d’atto per il Consiglio regionale. Il documento che giunge alla fine di un anno drammatico anche se, grazie al decreto ‘sblocca-crediti’, la situazione è un po’ migliorata, così come ha aiutato la possibilità di spalmare il disavanzo su più anni. Dobbiamo migliorare la trasparenza del bilancio e dei documenti contabili. Il nostro gruppo ha presentato e continuerà a spingere delle proposte per economie, a cominciare dai costi della politica”.
“Discutere un assestamento il 22 dicembre, in termini di nuova programmazione, è assolutamente inutile – ha dichiarato il relatore dell’opposizione di centrodestra, Gian Luca Vignale (FI) -. Ciò che contestiamo principalmente di questo documento è che stiamo discutendo un assestamento che non fotografa in alcun modo il bilancio della Regione. Al 30 novembre c’erano ancora ingenti cifre da impegnare e da assegnare. Perché si è scelto d’impegnarle nell’ultimo mese dell’anno? Abbiamo presentato una serie di emendamenti che sappiamo, per la maggior parte, non essere sostenibili per evidenziare i casi sottostimati dalla Giunta. L’attività di risanamento è cominciata con il vicepresidente Pichetto. C’erano disavanzi ma si è iniziato a presentare una fotografia veritiera del bilancio. Non possiamo non riconoscere al vicepresidente Reschigna un senso di responsabilità importante. Però il senso di responsabilità deve essere assunto da tutta la Giunta. Accettiamo la sfida sull’efficienza, ma va fatta davvero, all’interno del bilancio 2016”.
Nel corso dell’esame dell’articolato e dei relativi emendamenti, gli interventi dei vari gruppi politici sono stati coerenti con le posizioni evidenziate dai relatori.
Prima della votazione finale sono stati discussi e votati 18 tra ordini del giorno e mozioni e 12 sono stati i documenti approvati (vedi allegato).
abruno