Il labirinto della Memoria

Circa 1.700 studenti delle scuole superiori piemontesi di I e II grado hanno assistito - mercoledì 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria - alla proiezione della pellicola “Il labirinto del silenzio” del regista Giulio Ricciarelli.
L’iniziativa, realizzata dal Consiglio regionale del Piemonte attraverso il Comitato Resistenza e Costituzione in collaborazione con la Consulta interregionale Agiscuola per il Piemonte e la Valle d’Aosta, ha coinvolto nove sale cinematografiche di sette province piemontesi.
La pellicola - che ha debuttato sugli schermi nazionali lo scorso 14 gennaio ed è candidata all’Oscar per il miglior film in lingua straniera - s’ispira a fatti realmente accaduti e rievoca la graduale scoperta, da parte della Germania, degli orrori dei lager nazisti e la necessità d’iniziare a fare i conti con la propria storia recente. Tutto ha inizio quando il giovane protagonista, il procuratore Johann Radmann, scopre che alcune istituzioni di primo piano e alcuni rami del Governo sono immischiati in un complotto per coprire i crimini dei nazisti durante la Seconda guerra mondiale.
“La vicenda - ho sottolineato il presidente dell’Assemblea regionale Mauro Laus - offre ai ragazzi la possibilità d’identificarsi con il protagonista e con la sua storia di coraggio personale e di lotta per ciò che ritiene giusto, oltre ogni ostacolo, in nome della verità senza compromessi. E propone, in tal senso, una profonda lezione morale, attuale oggi più che mai: è necessario non solo non dimenticare, ma anche capire, scoprire e schierarsi perché orrori come quelli di Auschwitz non accadano più”.
"La pellicola - ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio regionale Nino Boeti, delegato al Comitato - racconta Auschwitz attraverso il dolore e l’indignazione di chi scopre le atrocità che vi sono state commesse senza mai mostrarle, ma evocandole grazie a scelte registiche e narrative emozionanti e coinvolgenti. Il protagonista e gli altri personaggi che si schierano al suo fianco scoprono la quotidianità del campo, le terribili storie dei sopravvissuti e dei loro aguzzini attraverso un incredibile lavoro di reperimento ed esame di documenti, foto e ascolto di testimonianze”.
Le sale che hanno aderito all’iniziativa sono state Kristalli di Alessandria, Lumiere di Asti, Don Bosco e Vittoria di Cuneo, Araldo di Novara, Ambrosio e Reposi di Torino, Sociale di Verbania e Italia di Vercelli.