Lavori in Commissione, 4 maggio

Al via il nuovo piano sul turismo piemontese
La Terza Commissione, nella seduta del 4 maggio, ha dato voto favorevole a maggioranza ai primi cinque articoli del disegno di legge numero 187 sulle "Nuove disposizioni in materia di organizzazione dell'attività di promozione, accoglienza e informazione turistica in Piemonte". In tutto, il provvedimento è costituito da 26 articoli.
Alla presenza dell’assessore competente è partito il dibattito e appunto la votazione dei primi articoli del provvedimento, per il quale si sono già svolte approfondite consultazioni con i soggetti interessati.
La seduta del 4 maggio ha registrato la presentazione di diversi emendamenti da parte del Movimento 5 stelle, oltre ad alcuni tecnici da parte della Giunta. Quelli del M5s, che non sono stati accolti, tendono in generale a evitare le competenze ritenute commerciali da parte di enti come le Atl, a non costituire l’osservatorio sul turismo, né il Dmo (Destination Management Organization) e probabilmente verranno riproposti in Aula.
gmonaco
Continua il dibattito sul nuovo Piano paesaggistico
La Seconda Commissione (Pianificazione territoriale) e la Quinta (Ambiente) hanno proseguito l’esame del Piano paesaggistico regionale adottato dalla Giunta lo scorso mese di maggio.
In particolare, i lavori hanno approfondito le osservazioni pervenute da diverse soggetti, tra i quali Enti locali e associazioni varie; in totale sono 228.
Il Piano paesaggistico regionale (Ppr), è uno strumento di valorizzazione del patrimonio paesaggistico, naturale e culturale piemontese, realizzato d’intesa con il Ministero dei Beni, delle Attività culturali e del Turismo. La novità rispetto al Piano adottato nel 2009 è la ricognizione meticolosa dei beni e delle aree tutelate del Piemonte, oggetto anche di un fitto programma di consultazioni: 365 beni tutelati, più di 200 laghi, 1700 fiumi, torrenti e corsi d’acqua, 106 parchi e riserve, 90 zone di interesse archeologico, circa 460mila ettari di montagna, nonché ghiacciai, circhi glaciali e boschi. Il Piano è stato arricchito con i dati relativi ai perimetri dei beni paesaggistici di tutto il Piemonte, per la prima volta digitalizzati dagli uffici regionali e resi disponibili agli Enti locali. Un lavoro, nel complesso, enciclopedico, durato diversi anni e realizzato in Italia solo da poche altre Regioni.
Si tratta pertanto - come ha ribadito l’assessore regionale alla Programmazione territoriale e paesaggistica - di uno strumento importante, non solo per quanto riguarda la nuova disciplina dei beni paesaggistici, ma anche per il grado di approfondimento delle informazioni e delle indicazioni contenute nel Piano, rivolte alla salvaguardia e valorizzazione del patrimonio paesaggistico della nostra Regione, ma anche alla gestione delle trasformazioni, per fondare sulla qualità del paesaggio e dell’ambiente lo sviluppo sostenibile dell’intero territorio regionale.
mbocchio