Consiglio Regionale del Piemonte

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La relazione sullo stato dell'Ambiente

Regione e Arpa hanno presentato il 30 giugno, nella sala Viglione del Consiglio Regionale del Piemonte, la Relazione sullo stato dell’ambiente, l’appuntamento annuale per fare il punto sui dati e le politiche ambientali attuate e previste.

Ha introdotto i lavori la presidente della Commissione Ambiente del Consiglio, Silvana Accossato che ha sottolineato come “sia fondamentale per la nostra attività di legislatori la conoscenza dei dati forniti da Arpa, che con la sua autonomia e autorevolezza fotografa in modo oggettivo lo stato dell’inquinamento e l’efficacia delle politiche ambientali nella nostra regione”.

Erano presenti diversi consiglieri regionali di vari gruppi politici, molti dei quali componenti della Commissione Ambiente.

Il Direttore Generale di Arpa Piemonte Angelo Robotto ha sottolineato: “Aria, acqua e territorio risentono del cambiamento climatico in modo sempre più percettibile. I dati presentati oggi ne sono in qualche modo uno specchio. Il caldo estivo, con temperature ben al di sopra della media, e la scarsità di precipitazioni registrata negli ultimi mesi del 2015 hanno aumentato i valori di inquinanti come Ozono e PM10 rispetto agli anni precedenti. E’ doveroso evidenziare però, che i trend dei valori per questi e altri inquinanti, quale ad esempio il biossido di azoto, sono in diminuzione, anche se non ancora sufficienti a rispettare i valori limite indicati dalla normativa europea vigente. 
I valori delle emissioni degli impianti civili e industriali, sono altresì in diminuzione, anche grazie ai controlli dell’Agenzia che sul territorio, capillarmente, verifica che vengano rispettate le prescrizioni previste per legge.
Il 2015, oltre ad essere stato l'anno più caldo a livello globale, da quando sono effettuate misure, è stato il più caldo degli ultimi 60 anni in Piemonte e ha visto il verificarsi di eventi la cui frequenza è destinata ad aumentare con il cambiamento climatico: l'alternanza di periodi di siccità anche prolungati, che nell'estate del 2015 e nell’autunno-inverno 2015/2016 ha visto una progressiva riduzione dei deflussi dei corsi d’acqua, a eventi pluviometrici eccezionali per intensità, con piogge cumulate totali fino a 250 mm in pochi giorni che hanno provocato effetti al suolo significativi, con danni anche ad abitazioni e tratti stradali.
Il monitoraggio del clima e dei suoi impatti, la definizione degli scenari futuri, attraverso l'analisi multidisciplinare che l'Agenzia è in grado di mettere in campo, integrando gli aspetti ambientali, rappresentano una robusta e indispensabile base di conoscenza per implementare le azioni di mitigazione e adattamento e per sostenere le politiche sul clima oggi oggetto di numerosi accordi e trattati internazionali”.

È quindi intervenuto l’Assessore all’Ambiente Alberto Valmaggia: “Tra i principali obiettivi che la recente politica ambientale della Regione Piemonte si è data – ha ricordato - vi è quello di promuovere una maggior informazione e sensibilità sui temi e sulle problematiche che interessano il nostro territorio, con la consapevolezza che qualsiasi politica adottata sarà accolta e messa pienamente in pratica solo se percepita come prioritaria. Nell’ambito più specifico e maggiormente sentito della qualità dell’aria, la recente sottoscrizione del protocollo Under 2 Mou per la riduzione delle emissioni in atmosfera, l’adozione del protocollo regionale antismog diventato operativo nell’aprile 2016, con la pubblicazione del primo report giornaliero sullo stato dell’aria in Piemonte, e il Piano regionale sulla qualità dell’aria vanno tutti in un’unica direzione: promuovere delle strategie chiare e condivise affinché tutti possano fornire il proprio contributo a vantaggio dell’ambiente in cui viviamo”.

L'incontro è terminato con le relazioni tecniche di Renata Pelosini (Arpa), Gianfranco Corgiat (Regione) e Giovanni Paludi (Regione).

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