La settimana in Commissione

I Commissione (Programmazione e Bilancio)
Rendiconto e delibere su disavanzo
Un’audizione della sindaca di Torino Chiara Appendino o dell’assessore comunale competente, per parlare delle conseguenze economiche rispetto alla scelta di bloccare l’appalto relativo al nuovo tunnel di corso Grosseto. Sono stati i capigruppo del Pd e di Forza Italia (Davide Gariglio e Gilberto Pichetto) a chiederla in prima Commissione, presieduta da Vittorio Barazzotto, nella seduta del 12 settembre.
L’audizione verrà richiesta nei prossimi giorni, in attesa che la Giunta regionale comunque riferisca in Aula per quanto riguarda la parte di finanziamento di propria competenza.
Nella stessa seduta, a maggioranza, è stata licenziata la proposta di delibera numero 182 relativa alla modifica delle deliberazioni del Consiglio regionale 118-45411 e 119-45412 del 22 dicembre 2015, inerenti i piani di rientro dal disavanzo al 31 dicembre 2014 e dal maggiore disavanzo al 1 gennaio 2015.
L’assessore Aldo Reschigna, poi, ha svolto la relazione riguardo il disegno di legge numero 207 avente ad oggetto "Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2015”. Il rendiconto generale della Regione Piemonte è il documento finanziario contabile attraverso il quale sono dimostrati i risultati finali della gestione del bilancio posta in essere attraverso l’attività legislativa e amministrativa dell’Ente.
Verranno ora calendarizzati gli interventi in Commissione da parte dei vari assessori, mentre per il Consiglio sono stati nominati relatori di maggioranza Raffaele Gallo e di opposizione Davide Bono.
gmonaco
II Commissione (Pianificazione territoriale e Urbanistica)
Biciclette sui treni regionali
Nel corso della mattinata di mercoledì 14 settembre si è riunita la II Commissione (Trasporti e Viabilità) presieduta da Nadia Conticelli, per l’audizione del coordinamento Nord Ovest della Federazione italiana Amici della Bicicletta (FIAB) sul tema dell'allestimento dei nuovi treni regionali al fine della loro compatibilità con il trasporto delle biciclette.
L’audizione ha visto la presenza di Massimo Gaspardo, Giorgio Ceccarelli e Massimo Tocci quali rappresentanti FIAB, i quali hanno evidenziato e richiamato l’attenzione della Regione sulla necessità di un buon funzionamento del servizio treno più bici, strategico per gli spostamenti di media e lunga percorrenza e in particolare per il cicloturismo su cui la Regione sta mettendo impegno e risorse finanziarie.
La delegazione FIAB ha inoltre ribadito la necessità che gli interventi nella nostra regione dovrebbero riguardare l’incremento della percentuale di treni su cui sia possibile il trasporto di biciclette, l’estensione e ripristino, ove eliminato, a tutte le tratte del servizio treno più bici, l’introduzione di un sistema di forte incentivazione economica al trasporto bici, l’introduzione di facilitazioni all’utilizzo della bici nelle stazioni.
Nel corso del dibattito sono intervenuti i consiglieri Daniela Ruffino (FI), Federico Valetti (M5S), Marco Grimaldi (Sel) che hanno chiesto spiegazioni circa le soluzioni più consone da apportare al futuro sistema ferroviario/bicicletta regionale in vista del rinnovo, a partire dal 2019, del parco ferroviario recentemente vinto da Alstom e Hitachi Rail Italia, rispettivamente per i treni a media e grande capacità.
dbarattin
III Commissione (Montagna e Turismo)
Audizione petizione popolare e caccia
La III Commissione (presidente Raffaele Gallo) ha svolto l'audizione dei promotori della petizione popolare "ai fini della ristrutturazione del sistema economico per la centralita' e integrita' della persona umana e la qualita' del lavoro e dei prodotti".
La petizione non ha forma di testo normativo, ma chiede alle istituzioni regionali di assumere necessarie e urgenti iniziative per la ristrutturazione del sistema economico tenendo conto della centralità e integralità della persona umana e della quaità del lavoro e dei prodotti, all'interno di un'economia innovativa.
Tre le direttrici e gli obiettivi di questa petizione: elevare i processi di istruzione e formazione, annullare le situazioni di esclusione sociale ed economica, creare spazi per le attività economiche che si realizzino perseguendo fini diversi dalla massimizzazione del profitto.
Durante le audizioni sono intervenuti i consiglieri Paolo Allemano, Valentina Caputo, Giovanni Corgnati (Pd), Giorgio Bertola (M5S), Claudia Porchietto (Fi), Marco Grimaldi (Sel).
La seduta è poi proseguita con l'esame del disegno di legge n. 219 relativo a: "Modifiche alla legge regionale 4 maggio 2012, n. 5 (Legge finanziaria per l'anno 2012)".
Come illustrato dall'assessore all'Agricoltura, Giorgio Ferrero, con l'abrogazione della legge 70/95 che regolava la caccia in Piemonte si è aperto un vulnus normativo sul divieto di caccia per 12 specie.
Il Tar nel 2016 ha rilevato che il Piemonte non ha provveduto ad approvare una legge per sanare la situazione e di conseguenza tali specie dovevano essere inserite nel calendario venatorio. Da qui l'esigenza di approvare la modifica con urgenza, per reintrodurre il divieto. La Commissione ha previsto delle audizioni online dei soggetti interessati per il 27 settembre.
Infine è stata esaminata e approvata la proposta di deliberazione n. 172 per la "modifica dello Statuto nonché le modalita' e le procedure per la vigilanza e l'esercizio dei poteri sostitutivi delle Regioni sull'Associazione Irrigazione Est Sesia, Consorzio di Irrigazione e Bonifica con sede a Novara".
fmalagnino
IV Commissione (Sanità e assistenza)
Revisione della residenzialità psichiatrica
La IV Commissione, presieduta dal consigliere Domenico Ravetti, ha approvato il 15 settembre a maggioranza - alla presenza degli assessori regionali alla Sanità e ai Servizi sociali Antonio Saitta e Augusto Ferrari - la proposta di deliberazione della Giunta regionale sulla revisione della residenzailità psichiatrica.
Respinta la proposta di rinvio del voto - formulata dai gruppi FI e M5S - per consentire alla Giunta regionale un confronto con le associazioni contrarie al provvedimento, i gruppi Pd e Chiamparino per il Piemonte hanno votato favorevolmente al provvedimento, mentre M5S, FI e Sel hanno espresso voto contrario.
"Il nostro voto favorevole - ha dichiarato il consigliere Paolo Alemanno - è condizionato al recepimento di alcune richieste formulate nei mesi scorsi dall'Anci e dal Coordinamento degli enti gestori in merito all'applicazione dei criteri Isee all'area della salute mentale; alla compartecipazione alla spesa delle strutture Srp3, che dovranno essere riviste quando la Regione uscirà dal Piano di rientro; all'insediamento di un tavolo regionale per monitorare lo stato di applicazione della delibera rispetto alla salute dei pazienti, al sistema tariffario e ai sistemi occupazionali nel settore della residenzialità psichiatrica; alla possibilità di modificare i criteri relativi al possesso di titoli di studio per consentire il mantenimento in servizio degli operatori attualmente impiegati; alla revisione e al rafforzamento della governance dei servizi sociosanitari attraverso incontri territoriali per condividere la vision del Sistema sociosanitario quale presupposto per una politica di coesione sociale all'altezza delle nuove sfide".
Per Gian Luca Vignale (FI) "l'approvazione condizionata del Pd rappresenta una sorta di presa in giro. Tutti i temi che abbiamo posto da mesi non sono stati presi in considerazione per migliorare il documento e pretendere di allegarli ora come una sorta di 'memorandum' rappresenta una modalità di agire inaccettabile sotto tutti i punti di vista".
Per Davide Bono (M5S) "il sì condizionato, anche se previsto dal Regolamento, non rappresenta un gioco pulito. Il Pd può sfiduciare l'assessore ma non può consegnargli una specie di ordine del giorno: se si ritiene che la delibera non vada bene va discussa e non votata oggi".
Marco Grimaldi (Sel) si è detto "esterrefatto dalla scelta del Pd, dal momento che nei mesi di giugno e luglio c'è stata la possibilità di entrare nel merito della delibera e di modificarla. Alcuni punti continuano a essere non condivisibili e raccomando la massima attenzione per quanto riguarda possibili esuberi di personale".
L'assessore Saitta, ringraziando il Pd "perché il documento proposto contribuisce a risolvere questioni rimaste in sospeso e sarà parte integrante della delibera" ha desiderato "tranquillizzare fin d'ora tutti sul fatto che non ci saranno riduzioni della spesa perché non intendiamo far cassa alle spalle dei pazienti"
ctagliani
V Commissione (Tutela dell'ambiente e Protezione civile)
Modifica del Piano regionale di tutela delle acque
La V Commissione, presidente Silvana Accossato, ha espresso, il 15 settembre, a maggioranza, parere favorevole alla proposta di deliberazione n. 173 “Disposizioni in materia di miglioramento dei pozzi irrigui e modificazione del Piano regionale di tutela delle acque del 2007”.
La trattazione si è svolta in due distinti momenti: il primo in seduta congiunta con la III Commissione (presidente Raffaele Gallo), alla presenza dell’assessore all’Agricoltura Giorgio Ferrero, quindi in ordinaria con l’intervento dell’ assessore all’Ambiente, Alberto Valmaggia.
Sul provvedimento - principalmente finalizzato ad evitare la contaminazione delle acque dei pozzi più vecchi promuovendone il ricondizionamento o la sostituzione - insistevano una sessantina di emendamenti del gruppo M5S. Come hanno annunciati i consiglieri Paolo Mighetti e Giorgio Bertola, gli stessi emendamenti sono poi stati ritirati dopo che l’assessore Valmaggia si è impegnato a inserire nella pdcr prima dell’approvazione in Aula, precise garanzie di maggiori e restrittivi controlli nei processi autorizzativi di attività ambientali invasive per la messa in sicurezza delle falde acquifere.
La proposta di deliberazione è conseguente all’approvazione della delibera con la quale la Giunta regionale proroga di cinque anni la scadenza per migliorare o sostituire i vecchi pozzi miscelanti, che mettono in comunicazione la falda superficiale, sempre più in sofferenza in tutto il Piemonte, con quella profonda, ancora in buone condizioni.
Si tratta in pratica di adeguare i pozzi miscelanti, ristrutturandoli in modo da non mettere in comunicazione le falde. È un intervento - ha spiegato Valmaggia - che porterà notevoli benefici in termini ambientali, gestionali ed energetici.
La scadenza, che era fissata al 31 dicembre 2016, al momento ha ricevuto riscontri positivi per i pozzi industriali, mentre per quelli agricoli si è reso necessario un lasso di tempo maggiore.
Per chi interviene per mettersi a norma sono previste agevolazioni da parte della Direzione Agricoltura. Saranno a breve pubblicati dei bandi per erogare contributi a chi “rottama” i pozzi sostituendoli con altri funzionali e a norma, oltre ad agevolazioni per chi ne realizza di nuovi associandosi in consorzi. Una grande opportunità di ammodernamento del sistema irriguo piemontese che non deve essere sprecata, ha evidenziato Ferrero.
Alla Direzione Ambiente sarà affidato il compito di individuare le aree ad elevata priorità ambientale di finanziamento, in quei territori dove i corpi idrici sotterranei profondi sono interessati da un rilevante scadimento qualitativo.
In parallelo alla Direzione Agricoltura è demandato il compito di procedere entro l’anno con i bandi di finanziamento, per i quali sono disponibili 2milioni 250mila euro derivanti da economie.
Proprio per quanto riguarda i bandi di finanziamento, nella pdcr licenziata è stato approvato l’emendamento di Accossato, che chiede il parere preventivo della III Commissione (Agricoltura).
mbocchio
VI Commissione (Cultura e Istruzione)
Audizione del consorzio La Venaria e legge sullo sport
Nella seduta del 14 settembre, la Commissione Cultura, presieduta da Daniele Valle, ha tenuto l’audizione con il direttore ed i componenti del Consiglio di amministrazione del Consorzio La Venaria Reale, in merito al bando di gara per la gestione dei servizi svolti presso l’omonima Reggia.
“In attesa dell’esito del procedimento giudiziale avanti al Tar – ha dichiarato il presidente Valle al termine dell’audizione – rimane l’impegno della Commissione per continuare a monitorare l’attività del Consorzio che amministra uno dei più importanti beni culturali della nostra regione e del nostro paese”.
Nel corso dell’audizione, attraverso le illustrazioni della presidente Paola Zini, del direttore Mario Turetta e del responsabile del procedimento del bando di gara, Giuseppe Colombano, sono emersi diversi punti, spesso sollecitati dalle domande dei commissari.
L’elaborazione del bando relativo alla gara partita nel marzo del 2015 sarebbe stato basato sulle esigenze del servizio e sulle disposizioni dettate dal Piano di sicurezza. Il conteggio delle ore necessarie sarebbe stato frutto di una attenta analisi, tant’è che in alcune situazioni particolari come la biglietteria le ore sono state aumentate rispetto al precedente appalto. Una parte di attività verrà data in concessione per permettere lo sviluppo imprenditoriale di queste. Le condizioni di affluenza e di budget disponibile erano da tempo in diminuzione anche se ormai vi è una sensibile e incoraggiante inversione di tendenza per quanto riguarda l’affluenza di visitatori della Reggia. La Corte dei Conti, la Compagnia San Paolo e la Regione chiedono costantemente una riduzione dei costi per cui l’operare del consorzio è condizionato, oltre che dalle disposizioni di legge, dalle esigenze di efficientamento e dagli obblighi di bilancio e, nel 2015, è stato necessario il taglio di un milione di euro. La Regione Piemonte, componente del Consorzio, è in ritardo nel versare il suo contributo economico. I dipendenti diretti del Consorzio sono aumentati leggermente dal 2013 al 2015 e sono attualmente 88 per un costo di 3,1 milioni di euro.
I consiglieri intervenuti – Andrea Appiano e Silvana Accossato (Pd), Marco Grimaldi (Sel) e Francesca Frediani (M5S) – hanno posto l’accento particolarmente su alcuni punti: la diminuzione di retribuzione dei dipendenti a parità di lavoro, conseguita con il nuovo appalto e la diminuzione delle ore totali necessarie per coprire tutte le esigenze del Consorzio, rispetto a un aumento di visitatori e di attività della Reggia. Su tali questioni i commissari hanno richiesto la documentazione puntuale comprovante gli studi e le analisi che giustificherebbero queste situazioni.
La sesta Commissione si è poi riunita anche il 15 settembre e ha licenziato a maggioranza la nuova legge triennale sullo sport piemontese, presentata dall’assessore Giovanni Ferraris, vale a dire la proposta di deliberazione numero 181 “Legge regionale 93/95. Programma pluriennale per la promozione delle attività sportive e fisico-motorie e per l’impiantistica sportiva, anni 2016-2018”.
La norma prevede sull’asse 1 la promozione sportiva, declinata in progetti di cultura sportiva, a favore della disabilità, di inclusione sociale, di pari opportunità nello sport e tra gli sport, grandi eventi sportivi, manifestazioni sportive, progetti strategici di rilevanza regionale, valorizzazione del sistema sportivo piemontese. Sull’asse 2 l’impiantistica sportiva e quindi la messa a norma, ampliamento, completamento e diversificazione degli impianti, la nuova impiantistica sportiva in aree carenti o di particolare vocazione, l’impiantistica sportiva per gare di livello nazionale o internazionale, l’accesso al fondo di garanzia.
Il finanziamento del programma triennale sarà definito annualmente, sulla base delle effettive disponibilità di bilancio sui capitoli di competenza.
Hanno rivolto domande all’assessore diversi commissari. Gianpaolo Andrissi (M5s) ha chiesto chiarimenti sulla nuova “Sport Commission”, Andrea Appiano (Pd) sull’efficientamento energetico delle strutture e Elvio Rostagno (Pd) sul piano antisismico. Marco Grimaldi (Sel) ha chiesto maggiore attenzione per i parchi e per lo sfruttamento sportivo degli stessi, anche con l’aumento dei campi di gioco e favore alla misura è stato espresso altresì da Silvana Accossato (Pd).
abruno
gmonaco