Nuovo assetto dell'Arpa

"Una proposta di legge che introduce una profonda riforma dell’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale del Piemonte”. Con queste parole la presidente della V Commissione Silvana Accostato (Pd) ha aperto - martedì 13 settembre in Aula - la relazione di maggioranza sulla proposta di legge n. 92. “Nuove disciplina dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale del Piemonte (Arpa)”.
Si tratta di un provvedimento di natura complessa - composto da 6 capi e 29 articoli - che interviene su tutti gli ambiti della disciplina dell’agenzia: funzioni, organizzazione, dotazione organica, finanziamento e disposizioni transitorie per consentire il passaggio dal vecchio al nuovo regime.
“Oltre al dovuto adeguamento alla normativa statale - ha continuato Accossato - la necessità di dotare l’Arpa di una nuova disciplina ha il fine di assicurare efficacia all’esercizio dell’azione conoscitiva e di controllo pubblico della qualità dell’ambiente a supporto delle politiche di sostenibilità ambientale e di prevenzione sanitaria a tutela della salute pubblica”.
Tra le novità più importanti, la previsione di una Carta dei servizi predisposta dall’Arpa e sottoposta all’approvazione della Giunta regionale per individuare le attività istituzionali dell'Agenzia e la loro natura obbligatoria o meno, in particolare quelle legate alla tutela della salute e alla prevenzione collettiva.
Il relatore di minoranza Giorgio Bertola ha sottolineato l'apporto del M5S al provvedimento, "soprattutto relativi alla trasparenza dell'Agenzia e al suo ruolo nel sistema informativo territoriale regionale e all'introduzione dei livelli essenziali minimi. Rimangono forti perplessità sulla discrezionalità in capo ai direttori generali e avremmo voluto una legge con qualche principio e norma in più e riproporremo in Aula alcuni emendamenti già presentati in Commissione".
Anche Diego Sozzani, secondo relatore di minoranza, ha evidenziato il contributo portato al provvedimento da FI ribadendo che "ci deve essere unità d’intenti nelle leggi emanate dalla Regione e vi è necessità che l’Arpa funzioni in modo univoco su tutta la regione. Deve essere chiaro che Arpa non ha competenze di tipo urbanistico e deve muoversi entro le competenze ambientali"
Nel corso della discussione generale il consigliere Gian Paolo Andrissi (M5S) ha rilevato che "il testo in discussione non ci garantisce molto sulla discrezionalità dell’attività dell’Arpa. Essa valuta l’impatto dell’inquinamento sull’ambiente ma si sa che molto dell’inquinamento delle acque è dovuto alle sostanze utilizzate in agricoltura, quali fitofarmaci e glifosato, di cui non viene valutata la presenza nelle acque. Arpa deve poter valutare questi elementi perché ci sono grosse falle nel sistema".
Dopo l'approvazione dell'articolo 1 l'Assemblea continuerà la discussione del provvedimento nella prossima seduta.