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I rapporti tra Italia e Vietnam

Oggi il Vietnam e la sua economia crescono  a ritmi elevati, in media intorno al 6% annuo; nel 2015 ha fatto registrare un 6,6% superando il target del 6,2% posto dalle autorità.

Questa considerazione ha fatto da premessa al seminario promosso a Torino a Palazzo Lascaris, della Camera di Commercio Italia-Vietnam, svoltosi lunedì 26 settembre.

Prima dei lavori, il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Mauro Laus, ha ricevuto per un saluto l’ambasciatore in Italia della Repubblica Socialista del Vietnam, Cao Chinh Thien, sottolineando come anche e soprattutto la politica debba promuovere forme di collaborazione tra gli Stati.

Gran parte della comunità finanziaria concorda nel ritenere che il trend vietnamita sia destinato a proseguire anche nel medio termine. Con la strategia di integrazione commerciale regionale, il posizionamento strategico e gli assets rappresentati dalle cosiddette 3d (“durable macroeconomy, domestic consumption, demographic dividend”) il Vietnam - membro del Wto (l’Organizzazione mondiale del commercio) - punta a consolidare significativamente le potenzialità e le ambizioni di hub produttivo del Sudest asiatico

Una fitta rete di iniziative economiche e culturali - comprese le Giornate Vietnamite a Torino e in Piemonte  in occasione di Terra Madre Salone del Gusto - stanno consolidando le relazioni tra Italia e Vietnam. Il Paese asiatico è infatti diventato dal 2015 il più importante partner commerciale italiano nell’Asean, l’Associazione delle Nazioni del Sudest asiatico. Allo stesso modo, anche gli investimenti italiani diretti in Vietnam sono aumentati significativamente negli ultimi anni, raggiungendo livelli record.

Tutto è iniziato nel 1986, con l’abbandono della pianificazione centralizzata e l’introduzione di un pacchetto di riforme economiche denominato Doi Moi (‘Nuova Economia’, o ‘Rinnovamento’), con il quale si diede ufficialmente il via alla transizione verso il libero mercato.

“Speriamo che sempre più aziende italiane facciano pieno uso dell’accordo di libero scambio Vietnam-Ue per ampliare le loro operazioni commerciali in Vietnam e usarlo come trampolino nella regione Asean. Penso alla Piaggio, tra i pioneri a investire in questo Paese, ma anche alle recenti missioni italiane a Hue e Danang per cercare opportunità di cooperazione in ambito economico, culturale e dell’istruzione” ha sottolineato Fulvio Albano, presidente della Camera di Commercio Italia-Vietnam.

Il sostegno delle autorità vietnamite  - come ha ribadito l’ambasciatore - è rivolto in particolare alle industrie con alto livello tecnologico ed elevato valore aggiunto: manifattura, energie rinnovabili, elettronica, informatizzazione e biotecnologie, attività di ricerca e trasformazione di petrolio e gas, tutela dell’ambiente. Ma al centro dell’attenzione c’è pure l’agroalimentare.

Proprio un anno fa l’allora sindaco di Torino e il presidente del Comitato del Popolo di Ho Chi Minh City, Le Hoang Quan, hanno sottoscritto un patto di cooperazione. Con l’accordo siglato le due città intendono promuovere la cooperazione nei campi dell’economia, dell’istruzione, della cultura e del turismo, dell’e-government, della pianificazione urbana e dell’ambiente.

I fatti in breve

  • Oggi il Vietnam e la sua economia crescono  a ritmi elevati, in media intorno al 6% annuo; nel 2015 ha fatto registrare un 6,6% superando il target del 6,2% posto dalle autorità.
  • Questa considerazione ha fatto da premessa al seminario promosso a Torino a Palazzo Lascaris, della Camera di Commercio Italia-Vietnam, svoltosi lunedì 26 settembre.
  • Prima dei lavori, il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Mauro Laus, ha ricevuto per un saluto l’ambasciatore in Italia della Repubblica Socialista del Vietnam, Cao Chinh Thien, sottolineando come anche e soprattutto la politica debba promuovere forme di collaborazione tra gli Stati.

 

Dichiarazioni

“Speriamo che sempre più aziende italiane facciano pieno uso dell’accordo di libero scambio Vietnam-Ue per ampliare le loro operazioni commerciali in Vietnam e usarlo come trampolino nella regione Asean. Penso alla Piaggio, tra i pioneri a investire in questo Paese, ma anche alle recenti missioni italiane a Hue e Danang per cercare opportunità di cooperazione in ambito economico, culturale e dell’istruzione” ha sottolineato Fulvio Albano, presidente della Camera di Commercio Italia-Vietnam.

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