Preziose filigrane in mostra

Tra le splendide collezioni del Museo Leone di Vercelli spicca il ricco insieme dei gioielli, le cosiddette filigrane vercellesi, che confermano l’attenzione del Museo stesso verso le memorie storiche del territorio e l’interesse per gli studi etnografici locali.
Le filigrane sono l’oggetto della mostra, promossa dall’ Assemblea piemontese, inaugurata a Torino mercoledì 19 ottobre, presso la Biblioteca della Regione “Umberto Eco”.
Nel suo saluto, il consigliere segretario con delega alla Biblioteca, ha voluto sottolineare il forte legame che è venuto a crearsi tra il Consiglio regionale e i territori, e che si cementa ogni qualvolta vengono organizzate simili iniziative.
Al vernissage sono intervenuti Gianni Mentigazzi e Luca Brusotto, rispettivamente presidente e conservatore del Museo Leone.
Documento ormai raro dell’eccellenza artigianale dei molti argentieri e orafi operanti tra la fine del XVIII secolo e l’ultimo quarto del XIX secolo, sono testimonianza dell’adornarsi delle donne sia di Vercelli sia del suo contado. Preziosi ornamenti di acconciatura abitualmente portati e maggiormente arricchiti nelle grandi occasioni, rappresentavano anche un simbolo di raggiunto benessere e geloso patrimonio da trasmettere in eredità alle figlie. Come è stato ricordato nell’inaugurazione, parte di questi gioielli proviene in realtà dalle collezioni del Museo Borgogna e, dopo essere stati portati al Leone da Vittorio Viale in occasione dello storico allestimento del 1939, furono acquistati dagli amministratori del museo di via Verdi nel 1946.
Questi raffinati manufatti, di svariate tipologie, dalle raggiere di spilloni, ai tremolini, alle reticelle, abitualmente sono ospitati nelle ultime due sale dell’ala ovest di Palazzo Langosco, completando così definitivamente, con il collegamento tra le due ali, di ponente e di levante, il prestigioso allestimento che il presidente Amedeo Corio iniziò alla fine degli anni Novanta del Novecento e portò avanti fino al 2012, grazie all’aiuto anche della Regione, con l’apertura della suggestive sale delle Armi, dei Ferri battuti e delle Ceramiche bianche.
La mostra sarà visitabile fino al 18 novembre, dal lunedì al giovedì dalle ore 9 alle 12,30 e dalle ore 14 alle 16; mentre il venerdì l’orario è solamente dalle ore 9 alle 12,30.