Sei secoli di storia del Ducato sabaudo

Per celebrare il sesto centenario del Ducato di Savoia il Consiglio regionale del Piemonte, in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino e il Centro Studi Piemontesi, ha promosso un convegno e una mostra.
Il convegno, dal titolo Savoie, bonnes nouvelles - Studi storici nel 600° anniversario del Ducato di Savoia ha preso il via giovedì 20 ottobre nell’Aula consiliare di Palazzo Lascaris per proseguire all’Auditorium Vivaldi della Biblioteca Nazionale Universitaria, in piazza Carlo Alberto 3, venerdì 21 e sabato 22.
“Forse pochi sanno - ha affermato il presidente dell’Assemblea aprendone i lavori - che la storia dei simboli del Piemonte risale alle vicende dei Savoia. In particolare risale all’agosto del 1424, quando il duca Amedeo VIII investì il primogenito del titolo di principe di Piemonte, e all’aprile 1796, quando i giacobini proclamarono la Repubblica di Alba. La scelta del Consiglio regionale, nel 1984, di riprendere quello stemma e quei colori fu ritenuta singolare, ma rispondeva in realtà a diverse istanze: occorreva dare alla Regione degli emblemi nei quali si potessero rispecchiare idealmente i diversi orientamenti politici rappresentati in seno al Consiglio stesso, da sinistra a destra, e dare quindi un messaggio visivo di conciliazione e coesione. Altrettanto singolare fu l’idea di dotare la Regione non di un logo di concezione moderna, ma di insegne storiche, nate in congiunture rilevanti per la formazione dell’identità regionale”.
Dopo i saluti del direttore delle Biblioteca Guglielmo Bartoletti e dei presidenti del Centro studi piemontesi Giuseppe Pichetto e della Deputazione subalpina di storia patria Gian Savino Pene Vidari i lavori sono stati aperti da Andrea Merlotti del Centro studi della Reggia di Venaria e Gustavo Mola di Nomaglio del Centro studi piemontesi, che hanno sottolineato come sia evoluto - nell’ultimo ventennio - il rapporto tra il Piemonte, il suo passato e il suo patrimonio storico.
I lavori sono proseguiti con la relazione introduttiva di Maria Pia di Savoia Bourbon-Parme, che ha annunciato l’uscita di un volume su nove secoli di alleanze matrimoniali tra Savoia, Casa reale di Francia e Borboni e con gli interventi di Claudio Rosso dell’Università del Piemonte Orientale, Pierangelo Gentile, Antonella Amatuzzi, Daniela Cacia, Alda Rossebastiano ed Elena Papa dell’Università di Torino, Juri Bossuto dell’Associazione Progetto San Carlo e Svenja Jarmuschewski del Centro Studi della Reggia di Venaria.
La mostra, dal titolo Piemonte, bonnes nouvelles - Testimonianze di storia sabauda nei fondi della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino nel 600° anniversario del Ducato di Savoia, ha preso anch’essa il via il 20 ottobre.
Allestita presso la Biblioteca Nazionale Universitaria, in piazza Carlo Alberto 3, vede per la prima volta esposte oltre cento opere manoscritte e rare a stampa del patrimonio della Biblioteca, di norma non accessibili al pubblico, ordinate secondo undici percorsi tematici che spaziano dalle origini della dinastia al culto dei santi e delle reliquie, dalla tradizione militare alle feste di corte.
L’allestimento vede per la prima volta esposte oltre cento opere manoscritte e rare a stampa del patrimonio della Biblioteca - erede diretta dell’antica biblioteca della Regia Università, uno dei luoghi di formazione della classe dirigente sabauda e una fra le più importanti espressioni del collezionismo sabaudo - di norma non accessibili al pubblico, ordinate secondo undici percorsi tematici che spaziano dalle origini della dinastia sabauda al culto dei santi e delle reliquie, dalla tradizione militare alle feste di corte, dal collezionismo artistico alle opere di assistenza e di beneficenza…
La mostra è inoltre impreziosita da diversi cimeli messi a disposizione dal Museo storico nazionale di Artiglieria, dal castello di Sarre, dalla Compagnia di San Paolo, dalla Fondazione Luigi Firpo e dalle Dimore storiche.
Aperta fino al 31 dicembre, la mostra è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18, il sabato dalle 10 alle 13 e la prima domenica di ogni mese dalle 15 alle 19.
Si segnala, infine, che nell’Archivio di Stato di piazza Castello sarà per la prima volta esposto al pubblico - fino a fine anno - il diploma imperiale originale con cui Sigismondo di Lussemburgo, re dei Romani, concesse al conte Amedeo VIII di Savoia e ai suoi successori il titolo di Duca: l’atto di nascita del Ducato di Savoia.