Lavori in Commissione, 20 febbraio

Presentato il piano industriale di Finpiemonte
Con una riunione congiunta delle Commissioni prima e terza, si è tenuta sotto la presidenza di Vittorio Barazzotto il 20 febbraio, l’nformativa della Giunta regionale in merito al piano industriale 2017-2019 di Finpiemonte Spa. Erano presenti l’assessore Giuseppina De Santis e il presidente della finanziaria regionale Fabrizio Gatti.
Dopo la ricapitalizzazione, ora – è stato annunciato – la Banca d’Italia ha autorizzato Finpiemonte “all’esercizio dell’attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico ai sensi degli articoli 106 e seguenti del Testo unico bancario”.
Le caratteristiche dei nuovi strumenti Finpiemonte per quanto riguarda le soglie di progetto-intervento rispetto ai progetti finanziabili per gli strumenti di garanzia sono da 25mila a 1,5 milioni di euro, mentre per gli strumenti di finanziamento si va da 50mila a 1 milione. In generale, si applicherà un tasso di interesse al di sotto dei livelli di mercato a valere sugli strumenti finanziati con risorse di Finpiemonte.
Per quanto riguarda le attività non direttamente richieste dalla Regione, inoltre, la finanziaria dovrà trovare il modo per coprire i costi attraverso la propria attività.
Verrà anche introdotta un’istruttoria di merito creditizio svolta da Finpiemonte, nel rispetto delle normative di Banca d’Italia, in stretta collaborazione con il sistema bancario.
Nel dibattito che è seguito alle comunicazioni, sono intervenuti Claudia Porchietto e Gianluca Vignale (Fi), che hanno lamentato una scarsa chiarezza negli obiettivi delle politiche di sviluppo che saranno intraprese con i fondi a disposizione, posizione simile a quelle di Mauro Campo e Francesca Frediani (M5s), mentre Raffaele Gallo (Pd) ha manifestato pieno appoggio al piano industriale presentato.
gmonaco
Illustrato il disegno di legge di Bilancio
Nella seduta della I Commissione, presidente Vittorio Barazzotto, il vicepresidente della Giunta regionale con delega al Bilancio, Aldo Reschigna, ha illustrato il disegno di legge n. 237 “Bilancio di previsione finanziario 2017-2019”.
Dalla relazione emerge una situazione complessa nonostante il Piemonte sia uscito dal piano di rientro dei debiti in sanità e si stia negoziando con il Governo per porre fine alla gestione commissariale, che comporta una penalizzazione in termini di cifre che devono essere accantonate nel bilancio.
Le situazioni economiche più critiche per l’amministrazione regionale potrebbero derivare dai tagli del Governo sui fondi vincolati. Si tratta di 42 milioni di euro in meno che erano destinati all’acquisto dei libri di testo, all’agricoltura e alla zootecnia, alla morosità incolpevole degli inquilini, all’edilizia scolastica e a quella sanitaria, alle politiche sociali e alle non autosufficienze. Inoltre, per quanto concerne le quote di ammortamento dei mutui decennali e trentennali per pagare il notevole debito che grava sulle spalle dei piemontesi, nel 2017 la quota sarà piena e superiore a quella del 2016, arrivando a ben 547,8 milioni.
Tuttavia, secondo Reschigna, l’Esecutivo ha impostato un documento per riuscire a mantenere quasi invariate le risorse disponibili per le varie politiche regionali.
Per il momento i commissari di opposizione hanno posto solo alcuni quesiti di chiarimento al vicepresidente in attesa, la prossima settimana, di poter approfondire l’esame del disegno di legge.
Rinviata alla prossima settimana anche la delicata decisione concernente il ddl n. 195 sulla fusione dei Comuni di Cassano Spinola e Gavazzana in Provincia di Alessandria.
Reschigna ha informato la Commissione che il referendum, che ha portato alle urne poco più di un terzo degli elettori, ha dato un esito favorevole alla fusione con ampio margine di voti. Tuttavia, mentre a Cassano Spinola su 453 votanti 391 si sono espressi favorevolmente alla fusione, nel Comune di Gavazzana, viceversa, su 115 votanti ben 91 hanno detto no alla fusione.
Infine, in merito alla proposta di legge n. 227 "Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni di usura, estorsione e sovraindebitamento", la Commissione ha stabilito di svolgere consultazioni online con il termine per l’invio delle memorie al 10 marzo.