Consiglio Regionale del Piemonte

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Villaggi operai in Italia e in Europa

Il presidente del Consiglio regionale ha inaugurato oggi la mostra “Una casa per tutti. I villaggi operai dal Nord Europa al Piemonte”, promossa dal Consiglio regionale del Piemonte e realizzata dall’Associazione Culturale Kòres.

Sono intervenuti: Alba Zanini presidente dell'Associazione Kores, Maria Carmen Belloni sociologa e Carla Federica Gütermann giornalista, discendente di Napoleone Leumann.

Dalla seconda metà dell’Ottocento, con l’espandersi delle nuove realtà imprenditoriali, l’esigenza di fornire ai lavoratori una casa vicino alla fabbrica inizia ad assumere un significato importante. I villaggi per gli operai incominciano quindi a sorgere in molte regioni del nord Europa per poi diffondersi anche nell’Italia settentrionale e, in particolare, in Piemonte dove erano fiorenti molte industrie tessili e manifatturiere.

Alla fine del XIX secolo Torino esce dalla sua crisi di identità dopo aver perso il ruolo di capitale d’Italia e si re-inventa come modello di sviluppo industriale. Tra i nuovi imprenditori sono soprattutto quelli che operano nel campo del tessile (Abegg, Du Pont, Gütermann, Leumann, Crumière, per citarne solo alcuni) a portare in Piemonte una diversa cultura imprenditoriale e un nuovo approccio nei rapporti tra proprietà e lavoratori. Costruire un gruppo di case per gli operai e gli impiegati della fabbrica con i servizi essenziali in comune (la scuola, la chiesa, il lavatoio) diventa un’esigenza che molti imprenditori illuminati realizzano nelle vicinanze dei loro stabilimenti e che contribuiscono al miglioramento delle condizioni di vitra degli operai.

Un’intera sezione della mostra è dedicata alla Borgata Leumann di Collegno, realizzata alle porte di Torino tra il 1875 e il 1907 dall’architetto Pietro Fenoglio, per gli operai del vicino cotonificio dello svizzero Napoleone Leumann. Oltre alle immagini d’epoca e contenporanee del villaggio Leumann (oggi ristrutturato e sempre abitato) sono esposti anche immagini e documenti legati alla sua storia. Nel grande pannello finale una lunga poesia di Giovanni Arpino (di cui si celebra quest'anno il trentennale della morte) ricorda i tempi in cui, appena sposati negli anni '50, lui e la moglie Caterina Brero, andarono ad abitare al Villaggio Leumann.

In Piemonte altri grandi esempi di villaggi operai sono stati realizzati tra ‘800 e inizio ‘900 a Torino (Villaggio Snia), Settimo Torinese (villaggi Farmitalia), Ivrea (Borgo Olivetti), Perosa Argentina (Villaggio Gütermann),  Villar Perosa (Villaggio operaio della RIV SKF), a Cuorgnè (villaggio operaio della Manifattura), a Borgone di Susa (villaggio Wild&Abegg), a Sant'Ambrogio (quello dei Fratelli Bosio) e nelle valli di Lanzo (il piccolo agglomerato urbano dei tedeschi Remmert). In Italia altri gruppi di case operaie dello stesso genere vennero realizzati a Schio (Vicenza) e a Crespi d’Adda (Bergamo), fino agli ultimi insediamenti che risalgono alla prima metà del ventesimo secolo.

La mostra è stata curata da Alba Zanini e Carla F. Gutermann (che ha curato anche il catalogo) in collaborazione con la Fondazione Esperienze di Cultura Metropolitana di Settimo Torinese. Presente il Sindaco di Collegno, nel cui territorio si trova il Villaggio Leumann.

La mostra “Una casa per tutti. I villaggi operai dal Nord Europa al Piemonte”, ricca di fotografie originali e di approfondimenti storici, resterà aperta a Palazzo Lascaris da lunedì a venerdì dalle 10 alle 18, fino al 23 giugno 2017. Ingresso gratuito.

Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.    tel. 348.8830991

Dichiarazioni

"Questa mostra - ha detto il presidente durante l'inagurazione - valorizza lo spirito imprenditoriale illuminato di alcuni industriali della nostra regione che hanno saluto unire il loro profitto economico al miglioramento delle condizioni di vita degli operai. Inoltre mette in risalto esempi di archeologia industriale che sono stati scoperti e riportati alla luce, come spero avvenga sempre più per molte altre risorse nascoste del nostro territorio".

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