Consultazioni online per le vaccinazioni obbligatorie negli asili

Aperte le consultazioni online per l’obbligo di vaccinazione nell’accesso ai servizi per la prima infanzia. È quanto proposto e approvato dalle Commissioni congiunte Sanità e Cultura.
Entro il 9 giugno si darà il via alle audizioni dei soggetti coinvolti e richiesti da alcuni gruppi nel corso del dibattito. Entro la stessa data dovrà inoltre essere audito il Servizio di riferimento regionale di epidemiologia per la sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle malattie infettive (Seremi), richiesto in particolare dai gruppi M5s e Chiamparino per il Piemonte.
Per le audizioni sarà necessario il parere favorevole del Corecom, poiché nel corso della campagna elettorale, per la par condicio, bisogna valutare la possibilità di convocare soggetti terzi in Commissione.
La decisione parte dalla proposta di unificare due progetti di legge: sulle disposizioni in materia di salute e accesso ai servizi per la prima infanzia e sugli obblighi vaccinali per la frequenza negli asili nido, presentate rispettivamente da Pd e Sel.
I rappresentanti del gruppo M5s hanno ribadito che la negazione delle consultazioni fisiche con le associazioni e gli enti di riferimento rappresenta, da parte della maggioranza, la mancanza di un corretto confronto su una legge regionale che verrà superata non appena saranno approvate quelle nazionali.
“Questo progetto di legge – ha ribadito il primo firmatario (Pd) della pdl sui requisiti di accesso ai servizi per la prima infanzia – ha l’obiettivo di porre un freno ai tanti distinguo sul tema vaccini, da parte di genitori frastornati da informazioni senza nessun supporto scientifico. In attesa di una legge nazionale, la nostra Regione ribadisce che i vaccini sono una delle più importanti scoperte scientifiche nella storia della medicina e che hanno, indiscutibilmente, contribuito in modo fondamentale a incrementare le aspettative di vita delle popolazioni. La proposta di legge sottolinea come una riduzione della copertura vaccinale potrebbe portare ad un incremento di alcune infezioni che sembravano scomparse. Si evidenzia che l'obbligo vaccinale, per l'iscrizione al ciclo educativo della prima infanzia, è condizione indispensabile per la prevenzione individuale e collettiva di una comunità”.
“Il testo che abbiamo predisposto – prosegue poi il primo firmatario Sel della pdl sugli obblighi vaccinali negli asili nido - applica semplicemente la legge nazionale, che sancisce l’obbligatorietà di alcuni vaccini e l’opportunità di altri. Tuttavia intendiamo fare ciò che è nelle possibilità di una Regione, ovvero non solo subordinare l'iscrizione agli asili nido all'avvenuta vaccinazione per difterite, poliomielite, tetano ed epatite, ma anche far sì che le Asl raccolgano i dati necessari per capire se si è sotto la soglia del cosiddetto 'effetto gregge' per quanto riguarda i vaccini fortemente consigliati (come morbillo, parotite e rosolia) e, in tal caso, agire su un piano di profilassi: se c'è un rischio in corso, l’iscrizione agli asili nido viene subordinata all’avvenuta copertura vaccinale. La libertà non è un concetto astratto, e non può essere esercitata a costo di un grave pericolo per altri soggetti più deboli e per la comunità. Sancire questo non mi sembra paternalismo, ma politica”.
Nel corso della discussione un rappresentante di Scelta civica ha evidenziato come “vada distinto il tema delle opinioni da quello della scienza. Le opinioni non possono essere assunte alla pari della metodologia scientifica e non ritengo che possano essere dannose al percorso della legge e della corretta informazione. Propongo una riflessione sulla libertà di scelta: se un bambino non si vaccina e provoca una malattia ad un altro bambino, caso mai vaccinato e non responsivo, i genitori di quest'ultimo a chi chiedono i danni?”.
droselli
Endometriosi, testo unificato in Commissione Sanità
L’endometriosi è una patologia cronica, spesso progressiva, causa di gravi danni alla salute e di possibile infertilità. Circa il 10% della popolazione femminile europea è affetta da tale malattia che colpisce, in Italia, circa tre milioni di donne (stima del Census Bureau 2004). È una patologia spesso sconosciuta e ciò causa un ritardo di nove anni tra la comparsa dei primi sintomi e la diagnosi. È stato appurato che la diagnosi certa tardiva compromette la possibilità di effettuare un trattamento adeguato per migliorare la qualità della vita, per ridurre il rischio di complicanze e per scongiurare l’infertilità che interessa dal 30% al 40% delle donne affette.
Se ne è discusso in Commissione Sanità dove erano depositati tre progetti di legge presentati da Partito Democratico, Forza Italia, Fratelli d'Italia.
L'endometriosi è stata recentemente inserita nei Livelli Essenziali di Assistenza a livello nazionale e, per arrivare a una veloce approvazione di una norma che riconosca la tutela, la prevenzione e il ruolo delle associazioni, i presentatori si sono detti d'accordo a lavorare su un testo unificato, di cui sono stati approvati i primi due emendamenti di sintesi.
Critico il Movimento 5 Stelle sul percorso di discussione: "L'endometriosi è entrata nei nuovi LEA. La Regione riconosce già a priori l'associazionismo e fa promozione e assistenza in ogni struttura di alto livello. Allora perchè dobbiamo discutere di norme che esistono già nei fatti?".
fmalagnino
Gestione rifiuti, approvato l'articolo 5
È proseguito, in quinta Commissione (Ambiente e Territorio), l’esame degli emendamenti al disegno di legge 217 “Norme in materia di gestione dei rifiuti e servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani”.
Come stabilito dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio, si sta cercando di imprimere all’interno di ciascuna Commissione, una significativa accelerazione dei provvedimenti per farli approdare in Aula per la loro approvazione.
In rappresentanza dell’esecutivo, l’assessore all’Ambiente, ha auspicato di passare celermente, da parte della Commissione, all’approvazione dell’articolato del disegno di legge 217 “Norme in materia di gestione dei rifiuti e servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani”.
I lavori della Commissione sono ripresi con l’esame degli emendamenti, espressione dei Gruppi sia di opposizione che di maggioranza, relativi all’articolo 5 del provvedimento e successivamente approvato.
dbarattin