“Manicomi” per non dimenticare

S'inaugura martedì 6 giugno alle 18 a Saluzzo (Cn) l’esposizione fotografica “Manicomi”, visitabile fino a fine mese al piano terra di Palazzo civico, in via Macallè 9.
Si tratta di una doppia mostra, che raccoglie gli scatti dei reportage “Le prigioni della mente – Quel che resta di quel che era” di Ivan Agatiello e “Nocchier che non seconda il vento – Viaggio all’interno degli Ospedali psichiatrici giudiziari italiani” di Max Ferrero.
A quasi quarant'anni dall’approvazione della “legge Basaglia”, che ha chiuso i manicomi civili in Italia lasciando però aperti e dimenticati i manicomi criminali - ribattezzati Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) - e a ormai tre anni dalla legge n. 81/2014, che ha definito il percorso di superamento degli Opg, l’esposizione di Saluzzo permette di ritornare su un tema delicato e attuale.
Gli scatti di Agatiello, giovane fotografo lucano che vive a Parma, permettono di far luce su quel che rimane delle grandi e famigerate strutture manicomiali, a cominciare da quelle di Racconigi e della Certosa di Collegno, con uno sguardo all’indietro attraverso l’obiettivo fotografico che scruta fra edifici, reperti, polveri e fantasmi. Sono scatti che riportano alla memoria pagine buie del nostro recente passato.
Ferrero è invece il fotografo torinese che nel 2014 ha deciso di documentare le fasi di superamento degli Opg, deciso per legge ma più volte rinviato. Una pagina di cronaca che sta finalmente diventando storia: l’11 maggio scorso l’ultimo ospite di Opg è stato trasferito nelle nuove Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems).
L’inaugurazione della mostra, alla presenza del sindaco e di alcuni assessori, prevede una breve conferenza nell'ex Sacrestia di Sant’Ignazio dell’ex Collegio dei Gesuiti - ora sede del Comune - e la partecipazione, accanto ai due fotografi, di Michele Miravalle, assegnista di ricerca presso il dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino e autore del volume “Roba da matti” pubblicato dal Gruppo Abele.
La mostra, realizzata grazie al patrocinio della Città di Saluzzo, è organizzata dal garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Bruno Mellano in collaborazione con la garante comunale dei detenuti Bruna Chiotti e con la Consulta delle Pari opportunità di Saluzzo. All’evento inaugurale, insieme ai Garanti, sarà presente ed interverrà anche la psicologa Maria Barrera.