Consiglio Regionale del Piemonte

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Gli incidenti di piazza San Carlo e la risposta sanitaria

“I fatti avvenuti in piazza San Carlo nella serata di sabato 3 giugno e, in particolare, le modalità con cui è stato organizzato e gestito il servizio sanitario regionale”, sono stati al centro del dibattito in Consiglio regionale, in seguito alla richiesta di comunicazioni della Giunta da parte del capogruppo Pd.

Il rappresentante dell’esecutivo piemontese ha spiegato che “il primo allarme, con le prime telefonate al 118, si è registrato alle ore 22.22. Alla centrale operativa del 118 di Grugliasco si è immediatamente compreso che era necessario aprire un livello di allarme molto elevato. Quindi subito dopo le prime chiamate, due operatori del 118 della centrale di Grugliasco si sono spostati nell'isola dedicata alla maxiemergenza ed hanno avviato il reclutamento di personale e mezzi

In piazza San Carlo sono state immediatamente inviate quattro ambulanze medicalizzate con medico ed infermieri per prestare i primi soccorsi; nel frattempo medici ed infermieri reperibili del 118 sono stati inviati in piazza per coordinare l'intervento ed è stato attivato il contingente della maxiemergenza di Cuneo.

La catena preordinata ha funzionato egregiamente per l'invio dei feriti negli ospedali: 6 minuti il tempo di percorrenza per i feriti  più gravi trasportati immediatamente nei pronto soccorso degli ospedali della azienda Città della salute, 12 minuti al massimo il tempo di trasporto per gli ospedali dell'azienda unica della città di Torino, mentre i codici verdi (cioè i numerosi che presentavano ferite da taglio a causa delle bottiglie di vetro presenti nella piazza) sono stati prioritariamente inviati nei pronto soccorso degli ospedali della prima cintura, Moncalieri, Rivoli, Ciriè, Orbassano, Chieri e Carmagnola. 

Intanto in piazza san Carlo è stata immediatamente allestita una tenda della Croce Rossa che ha prestato soccorso così come la Croce Verde Torino e la  Misericordia (insieme ai Giovanniti già in piazza) hanno garantito il supporto del mondo associativo in modo egregio.

Nel frattempo tutti gli ospedali hanno fatto funzionare al meglio le cosiddette procedure a cascata dei "piani di massiccio afflusso" richiamando in servizio tutto il personale reperibile e disponibile e prestando soccorso a, come ben sapete,  oltre 1500 feriti.

Alle 1.30 di notte la situazione era tornata sotto controllo ma la procedura di maxi emergenza è stata dichiarata conclusa - d'intesa con la prefettura di Torino -  solo dopo le ore 3”.

Si sono quindi succeduti gli interventi dei rappresentanti dei vari gruppi.

Il Pd ha ringraziato tutto il personale sanitario e i volontari che hanno operato sabato, augurando pronta guarigione alle persone ferite sabato sera, sottolineando come il sistema della grande emergenza sia stato tragicamente sperimentato e abbia retto. Il capogruppo si è augurato che la collaborazione istituzionale tra Chiamparino e Appendino continui: “Diamo loro una mano”, ha detto. Dopo sabato ha rilevato una situazione imbarazzante, nelle dichiarazioni ufficiali e ha riscontrato uno “scarico di responsabilità su Turismo Torino”. A suo avviso l’evento non è stato gestito bene e senza un’assunzione di responsabilità si crea un danno all’immagine della città e, nei cittadini, una scarsa fiducia nelle istituzioni. “Mi chiedo come d’ora in poi, qualcuno possa mandare i propri figli a una manifestazione di piazza”, ha concluso.

Per Forza Italia, poi, non si tratta di accusare nessuno in particolare. Gli errori nell’amministrare si possono fare, c’è la procura che compie le valutazioni di ordine penale. Però le considerazioni sull’incapacità di gestire un evento da parte di un sistema, si possono e si devono fare. Abbiamo tantissimi enti, autorità e comitati che controllano la sicurezza, persino i bagni a disposizione, quando c’è un evento. Sabato c’erano 3 bagni, in piazza Cln, uno ogni 10mila persone. E il Comitato di sicurezza ha approvato: non è rilevante che la sindaca non vi abbia partecipato, lei è responsabile come i vertici delle altre istituzioni. La situazione è stata gestita con un’estrema superficialità, da parte di tutti i soggetti coinvolti. Tutti sapevano che ci sarebbero state decine di migliaia di persone, che provenivano da tutta Italia. Sicuramente c’è una responsabilità politica da parte del Sindaco di Torino e responsabilità tecniche del Questore e del Prefetto. Le risposte che stanno girando in questi giorni non sono condivisibili.  Era importante e giusto che Chiara Appendino fosse a Cardiff a rappresentare la città, però qualcuno del Comune avrebbe dovuto vigilare su quella manifestazione.

Nell’intervento di Fratelli d’Italia è stato rimarcato come “Siamo l’unica città ad avere dinamiche da post attentato senza aver subito un attentato”. Ad avviso del consigliere è una fortuna che non ci siano state vittime e c’è stata un’organizzazione di ordine pubblico non accettabile. “Non mi interessa crocifiggere un singolo soggetto, ma vorrei sottolineo la assoluta incapacità di tutto il sistema a gestire questo evento”. Oggi, ha concluso, Torino non ha nemmeno un capo della Polizia municipale, manca l’assessore perché il Sindaco ha tenuto le competenze.

Per il Movimento per la Sovranità, vanno fatti i più sinceri ringraziamenti al personale sanitario. Non ci eravamo mai trovati a gestire una situazione di maxi emergenza. Però oggi Torino ospita tantissime iniziative che portano in città decine di migliaia di persone. È quindi evidente che la nostra Regione e il suo capoluogo hanno avuto un ritorno mediatico negativo per la sua capacità di gestire una situazione semplice, come una partita di calcio su maxischermo. In Europa gran parte delle finali sono state viste negli stadi, perché danno più sicurezza. “Credo che il Sindaco abbia dimostrato inefficienza nella gestione, ma soprattutto la vera responsabilità è stata quella di non chiedere scusa. Non sarà facile per Torino tornare a una normalità. Pensate se sabato non ci fossimo trovati davanti a un petardo, ma a un attentato vero e proprio: oggi parleremmo di una situazione ben diversa”.

Il Movimento 5 Stelle ha invece preso atto che “oggi è iniziata la campagna elettorale”. Strumentalizzare un fatto che qualcuno ha definito tragedia, anche se non ci sono state vittime, dimostra che c’è qualche altro interesse. “Che poi sia il centrosinistra a criticarci, ben sapendo le difficoltà che ci sono ad amministrare Torino, è sorprendente”. I consiglieri pentastellati hanno tutti sottolineato come il dibattito sovesse essere sulla Sanità e sulle comunicazioni della Giunta in questo senso “e qui si è parlato d’altro”. Si è quindi rimarcato che l’attuale Giunta ha proseguito nella “scellerata politica dei tagli alla Sanità che era stata cominciata dalla vecchia amministrazione: è assurdo strumentalizzare quanto accaduto sabato sera per meri scopi politici. Al Pd dico che mi spiace che abbia perso le elezioni nel 2016, avrà la possibilità di rifarsi trascorsi i cinque anni”.

Sempre i 5 Stelle hanno ricordato che qualcuno ha fatto il paragone con due anni fa ma già allora la piazza fu lasciata piena di rifiuti e di cocci di bottiglie di vetro: gli illegali, gli abusivi non rispettano oggi come allora le ordinanze. “C’è un problema con gli abusivi e c’è da anni. Hanno qualche santo in Paradiso? Chiediamocelo”.

La consigliera della Lega Nord, che era presente in piazza San Carlo, ha affermato di essersi immediatamente resa conto della falle nella sicurezza dell’organizzazione e di averne subito parlato con i Carabinieri e i Vigili urbani presenti. “Gli ambulanti abusivi erano ovunque”.

L’intervento di Sinistra Italiana ha chiarito la gravità del fatto che le immagini degli incidenti siano state viste da tutti in tutto il mondo, compresi quelli che possono arganizzare attentati. “La vicenda terrorismo c’entra, perché l’attacco di panico deriva proprio da quella paura. E bisogna anche ringraziare tutti gli esercenti torinesi che hanno accolto centinaia di persone ferite e spaventate”.

Per Articolo 1 ci sono stati scarsi controlli, molto blandi. “Sussistono responsabilità e non si tratta di fare il gioco delle parti: mi chiedo cosa sarebbe successo a parti invertite. Credo ci voglia anche un po’ di umiltà nel gestire queste situazioni, perché il mestiere dell’amministratore non è semplice per nessuno”.