Assegni di studio, ammesse 33mila domande

Ammesse a finanziamento 33.021 domande per ricevere il contributo regionale relativo agli assegni di studio per gli anni scolastici 2014/2015 e 2015/2016. Lo ha dichiarato l’assessora all’Istruzione nel corso dell’informativa in Commissione Cultura.
In base alla graduatoria definitiva, che sarà approvata entro il 16 giugno 2017, sarà infatti finanziata pressoché la totalità (5.719) delle 5.760 istanze per gli assegni di iscrizione e frequenza che hanno superato l’istruttoria regionale e riceveranno il contributo regionale quasi l’86 per cento (27.302) delle 31.853 famiglie piemontesi che hanno richiesto l’assegno per coprire le spese relative ai libri di testo, alle attività integrative previste dai piani dell’offerta formativa e ai trasporti. La dotazione finanziaria complessiva, recentemente integrata, ammonta a oltre 13 milioni e mezzo di euro.
Entro la fine di giugno sarà approvata anche la graduatoria del bando in modalità voucher relativo all’anno scolastico 2016/2017. In base a una prima simulazione commissionata dagli uffici regionali, saranno finanziate 2850 domande relative al voucher di iscrizione e frequenza, sulle 2864 ammesse, e 12.580 delle 18.357 relative al voucher per libri di testo, attività integrative, trasporti, materiale didattico e dotazioni tecnologiche funzionali all’istruzione.L’assessora ha ricordato che, una volta a regime, il sistema del voucher permetterà alle famiglie di sostenere direttamente le spese scolastiche senza dover anticipare le risorse e sottolineato l’impegno della Giunta per andare verso l’allineamento, dopo anni di ritardo, tra emissione del bando e relativi finanziamenti.
L’erogazione del voucher, con validità fino al 30 giugno 2018, avverrà in autunno, in seguito all’individuazione del soggetto gestore su cui sono attualmente in corso approfondimenti tecnico-giuridici.
Solo un intervento in Commissione da parte del rappresentante del Movimento nazionale per la sovranità, che ha evidenziato di essere “soddisfatto della copertura quasi totale su Iscrizione e frequenza per i bandi 2014-15-16 (bando unico) e 2016-17, come richiesto da Mns. Siamo poi altrettanto soddisfatti che l'utilizzo dei voucher garantisca, nello stesso momento in cui vengono pubblicate le graduatorie, la certezza per le famiglie di ottenere le risorse. È un percorso, avviato nella precedente legislatura dal sottoscritto in qualità di assessore all'Innovazione, che nasce proprio dalla sperimentazione delle domande online per gli assegni di studio”.
droselli
Consultazioni online per le Pdl contro la sperimentazione animale e per il parto a domicilio
I metodi di ricerca sostitutivi alla sperimentazione animale e le disposizioni per il parto a domicilio. Questi i temi delle due proposte di legge per le quali nella seduta dell’8 giugno della quarta Commissione, sono state decise le consultazioni online. Il termine per presentare le osservazioni da parte degli interessati è il prossimo 3 luglio.
La prima Pdl, a firma di una consigliera M5s, è stata illustrata dalla prima firmataria e si tratta delle "Norme in materia di promozione dei metodi sostitutivi alla sperimentazione animale e istituzione del Comitato etico regionale per la promozione di metodologie sostitutive alla sperimentazione animale".
L’obiettivo della proposta è incrementare i metodi che non utilizzino animali, o loro organi, tessuti o cellule, con l’obiettivo di sostituirli alla sperimentazione animale. In tale contesto è fondamentale la creazione di una “rete nazionale” che coinvolga gli operatori del settore e permetta di individuare le differenti linee operative, con l’obiettivo di utilizzare metodologie di laboratorio già allestite e di effettuare verifiche della loro idoneità. Con questa proposta di legge regionale, in definitiva, s'intende introdurre sul territorio piemontese la promozione della diffusione di metodologie sperimentali innovative, tecnologicamente avanzate ed sostitutive alla sperimentazione con gli animali.
Sono anche state decise le consultazioni telematiche per la proposta di legge 97 "Disposizioni per il parto a domicilio, nelle case di maternità e nelle strutture ospedaliere", presentata da una consigliera Pd. Le proposta di legge regionale è, dunque, finalizzata a disciplinare organicamente la materia ma, anche e soprattutto, a promuovere la creazione di case maternità extraospedaliere in Piemonte. Le case di maternità nascono negli Stati Uniti negli anni '70 del secolo scorso e si diffondono successivamente in Europa, prevalentemente in Germania e in Svizzera. Portano in sé la forte richiesta delle donne di essere protagoniste della propria gravidanza e del proprio parto. Nella casa di maternità si considerano la gravidanza ed il parto come eventi fisiologici, portatori di un profondo significato nella vita delle donne. Obiettivo principale della casa di maternità è, dunque, quello di rispondere ai bisogni e alle richieste delle donne, e delle loro famiglie, di vivere la nascita e la maternità come evento sociale e culturale, non solo sanitario.
gmonaco