Una petizione contro le armi nucleari

È il presidente del Comitato Diritti Umani del Consiglio regionale il primo firmatario della petizione per la messa al bando delle armi nucleari del neocostituito Movimento per la Pace, che verrà presentata ufficialmente mercoledì 21 giugno alle 12,30 in Sala Viglione con una conferenza stampa.
La petizione, rivolta ai Presidenti della Repubblica, del Consiglio dei Ministri, della Camera e del Senato, lancia un appello affinchè l’Italia, che non ha partecipato alla prima sessione dei negoziati che si è svolta a New York dal 21 al 31 marzo, “partecipi in modo attivo e costruttivo alla prossima sessione dei negoziati Onu che riprenderanno domani, 15 giugno, impegnandosi a favore del disarmo nucleare”.
“Su questo tema – ha detto il presidente del Consiglio regionale, che stamattina ha ricevuto a Palazzo Lascaris i rappresentanti del Movimento e ha firmato la petizione – le istituzioni piemontesi fanno già parte della rete e da tempo abbiamo avviato un dialogo importante con i movimenti, che sono trasversali ai partiti. Non è un caso che ieri l’Assemblea legislativa abbia approvato una mozione che chiede ufficialmente al governo italiano di partecipare alla seconda sessione dell’assemblea generale dell’Onu e ribadire con forza la messa al bando delle armi nucleari. Sempre in quest’ottica va l’ordine del giorno approvato e da me sottoscritto, in Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle regioni e delle province autonome, con cui si invitano le regioni ad aderire alla campagna "Senza atomica”. Da sempre sono convinto che la politica debba farsi contaminare dalla consapevolezza collettiva”.