Sì del Cal contro l'inquinamento luminoso

Il Consiglio delle autonomie locali ha espresso oggi parere favorevole all’unanimità in relazione alla proposta di legge (primo firmatario il vicepresidente del Consiglio regionale) Modifiche alla legge regionale n.31 del 24 marzo 2000, Disposizioni per la prevenzione e la lotta all’inquinamento luminoso e per il corretto impiego delle risorse energetiche. L’obiettivo della legge è limitare il più possibile la proiezione della luce verso l’alto, responsabile dell’inquinamento luminoso, che oscura la visione della volta celeste e può recare danni ambientali come il disturbo dei bioritmi naturali di piante e animali. Il provvedimento prevede che i nuovi impianti di illuminazione esterna privata e pubblica debbano essere dotati di apposito progetto illuminotecnico e debbano disporre di requisiti tecnici minimi, in linea con le finalità della legge, nell’ottica di favorire una maggiore eco-compatibilità della luce, qualità e sicurezza del cittadino, oltre che il risparmio energetico e la maggiore efficienza degli impianti. Il Cal ha appreso con favore il fatto che sia stata recepita la riduzione da 50mila a 30mila abitanti quale soglia oltre la quale è necessaria l’approvazione del Piano dell’illuminazione da parte dei Comuni.
Il Consiglio delle autonomie locali, a fronte della rapida evoluzione tecnologica, ha però subordinato il parere favorevole alla necessità di un approfondimento sul tema della certificazione dei nuovi impianti, affinché vengano rispettati idonei livelli di sicurezza degli stessi. In previsione di un sistema informativo regionale l’Anci ha inoltre offerto piena disponibilità alla Regione per l’assistenza tecnica sia nella raccolta dei dati dai Comuni sia nella definizione di metodi di aggiornamento del sistema informativo.
Il Cal ha poi espresso parere favorevole all’unanimità sul disegno di riordino “omnibus” dell’ordinamento regionale per l’anno 2017 che riguarda la modifica di disposizioni in materie varie fra cui turismo, sport, cultura, commercio e somministrazione di bevande, competitività del sistema regionale e personale. Recependo alcune osservazioni provenienti dall’Uncem, dalla Provincia di Novara, dall’Anci Piemonte, il Cal ha subordinato il parere ad alcuni correttivi che meglio adattano il provvedimento alla realtà. In particolare, è stato segnalato che, a fronte della gestione di funzioni in forma associata da parte delle Province appartenenti agli ambiti territoriali ottimali è necessario prevedere un adeguato intervento regionale sia finanziario sia di dotazione organica.
Non condividendo invece la modifica per la quale le scuole di sci possano aprire sedi distaccate solo nello stesso comune della sede riconosciuta, il Cal ha impegnato la Commissione competente a rivedere il punto, proponendo che il parere di sicurezza sulla sede sia espresso dal comune della sede principale una volta acquisito il parere dei comuni delle sedi secondarie.
Il ddl abroga inoltre la norma che attribuiva agli enti locali la facoltà di introdurre accanto all’italiano l’utilizzo di elementi del patrimonio linguistico negli uffici dell’amministrazione regionale, in quanto non compatibile con il riparto di competenze dettato dalla Costituzione. Su questo tema il Cal ha invitato la Regione a farsi promotrice a livello nazionale del ripristino di questa facoltà. Il Consiglio ha infine ritenuto positiva l’applicazione della legge regionale n.21/2016 in tema di disposizioni per favorire la costituzione delle associazioni fondiarie a tutte le associazioni fondiarie, anche non riconosciute, purché legalmente costituite e la possibilità non solo del proprietario ma anche degli aventi titolo di ricevere i contributi regionali previsti dalla medesima legge.