Consiglio Regionale del Piemonte

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Asl unica torinese, l'atto aziendale in Commissione

Comunicazioni dell'assessore Saitta sull'accorpamento di delle ex Asl 1 e 2.

Il complesso lavoro di unificazione delle due ex Asl torinesi e l'atto aziendale di accorpamento, che deve portare a un servizio migliore per il cittadino e all’eliminazione di alcuni centri di costo, è stato oggetto delle comunicazioni dell’assessore Antonio Saitta, nella riunione della quarta Commissione del 29 giugno, sotto la presidenza di Domenico Ravetti.

Un progetto ambizioso, per il quale, come ha spiegato Saitta al direttore generale Valerio Fabio Alberti è stato dato un incarico di tre anni per l’attuazione e che ha “come obiettivo naturalmente anche quello di ridurre le diseconomie di spesa, ma che è stato pensato in primo luogo al fine di un innalzamento del livello dei servizi”. L’operazione di mettere in rete le strutture ospedaliere e di specializzarle secondo le patologie, a parere di Saitta è per l’appunto l’elemento qualificante dell’intero progetto, che “segue le indicazioni date dal Consiglio regionale, allorquando si decise di accorpare Asl 1 e Asl 2”.

Alberti ha esposto diverse slide che spiegano anche da un punto di vista tecnico i vari passaggi che stanno portando a una completa unificazione, di “due aziende che avevano procedure e strutture parecchio diverse tra loro”. 

Sono intervenuti consiglieri dei vari gruppi, a cominciare dal presidente Ravetti e da Stefania Batzella (M5s), che ha lamentato la mancata trasmissione del progetto di accorpamento ai consiglieri regionali, che soltanto nel corso della seduta hanno potuto ufficialmente prenderne visione. Gianluca Vignale (M5s) ha espresso perplessità per la nomina delle nuove figure dei coordinatori senza concorso pubblico, mentre Marco Grimaldi (Si) ha sottolineato come questa operazione debba essere nei fatti ma anche nella percezione pubblica, una semplificazione. Sono intervenuti anche Daniele Valle, Andrea Appiano e Raffaele Gallo (Pd), esprimendo soddisfazione per il lavoro svolto e anche l’intervento di Davide Bono (M5s) ha riconosciuto la complessità e l’ambizione del progetto che porta ad avere un’unica Asl per il capoluogo.

Un’Azienda che fattura circa 1,3 miliardi di euro, che è la più grande del Piemonte e tra le maggiori d’Italia.

gmonaco

 

Parere favorevole, in quinta Commissione (Ambiente e Territorio), al Piano rifiuti.

La Commissione, presieduta dal vice presidente Andrea Appiano, nella riunione del 28 giugno, a maggioranza ha espresso parere favorevole di massima e ha accolto alcuni emendamenti di coordinamento proposti dalla Giunta e uno del M5s. Sono stati respinti tutti gli emendamenti di Forza Italia e del Movimento nazionale per la sovranità.

Il provvedimento, prima di giungere in Aula, sarà sottoposto all’esame della prima Commissione, del Cal (Consiglio Autonomie Locali) e del Comitato per la qualità della normazione, per poi ritornare alla quinta Commissione ed essere votato per il licenziamento in Consiglio.

Inoltre è stato trasmesso al Cal il testo relativo alla proposta di legge 245 "Disposizioni in materia di organizzazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani", presentata dai Comuni di Biandrate, Briona, Casaleggio Novara, Casalino, Cerano, Novara, San Nazzaro Sesia, Sozzago, Terdobbiate, Trecate e Vicolungo.

L’assessore Alberto Valmaggia si è detto soddisfatto circa la conclusione di un lungo processo molto partecipato di approfondimento, “che rispecchia il testo in senso migliorativo, evidenziando il forte ruolo dei Comuni sulla gestione della governance e valorizzazione di tutte le esperienze di gestione dei Consorzi, alcune di eccellenza”.

“È la continuazione – ha concluso – di un percorso partito con il piano regionale dei rifiuti approvato nel 2016, che ci consente di fornire una risposta adeguata all’Unione europea ed evitare le procedure d’infrazione previste in caso di non osservanza delle regole”.

 

dbarattin