Consiglio Regionale del Piemonte

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Lotta all'inquinamento luminoso, serve il placet Ue

La nuova legge per la lotta all’inquinamento luminoso in Piemonte fa tappa a Bruxelles. È infatti necessario un parere dell’Unione europea riguardo gli allegati tecnici, per sbloccare l’iter della proposta di legge 71  "Modifiche alla legge regionale 31 del 2000 Disposizioni per la prevenzione e lotta all'inquinamento luminoso e per il corretto impiego delle risorse energetiche", presentata da Nino Boeti (Pd). Il provvedimento, nella seduta del 29 giugno della quinta Commissione presieduta da Silvana Accossato, è stato comunque licenziato a maggioranza dei voti.

Sono anche stati nominati i relatori, vale a dire Boeti per la maggioranza, Giorgio Bertola (M5s) e Francesco Graglia (Fi) per l’opposizione. Come detto, la Pdl non potrà però andare immediatamente in Aula per la discussione e la votazione del testo, ma si dovrà attendere il via libera europeo.

In ogni caso la norma, rispetto a quella già vigente, apporta correttivi e miglioramenti per rendere ancora più efficace quanto disposto già nel 2000 e parzialmente riformato nel 2004. In particolare si introducono nuovi elementi che, pur senza costi pubblici, portano a realizzare pienamente la ratio di lotta all'inquinamento luminoso e riduzione del consumo delle risorse energetiche. Infatti si prevede che gli impianti di illuminazione esterna pubblica e privata siano dotati di progetto illuminotecnico, realizzato da progettisti iscritti ad ordini e collegi professionali e dei dati fotometrici certificati dal responsabile del laboratorio, oltre a dettare limiti più rigorosi per la costruzione e installazione degli impianti d'illuminazione, promuovendo nuove soluzioni con apparecchi per l'illuminazione anti abbagliamento, efficienza degli impianti, nuove tecnologie quali sistemi per la riduzione del flusso luminoso ed il telecontrollo degli impianti e sistemi a led di nuova generazione. La miscela di innovazioni e soluzioni minime contenute in queste proposta, aperte alle future evoluzioni tecnologiche, rappresentano oggi gli strumenti più efficaci per favorire una maggiore eco-compatibilità della luce, qualità e sicurezza per il cittadino oltre ovviamente a favorire il risparmio energetico e maggiore efficienza degli impianti. La proposta di legge, inoltre, contempla specifiche deroghe per singoli casi, come gli impianti di modesta entità, nonché gli impianti che siano impiegati per grandi strutture sportive e monumenti artistici e storici prevedendo tuttavia, in quest'ultima fattispecie, modalità di illuminazione particolari e limitate nelle ore notturne.