Omnibus, avviato il confronto in Aula

L’Assemblea di Palazzo Lascaris ha avviato oggi la discussione generale e l’esame dell’articolato sul disegno di legge di riordino “omnibus” dell’ordinamento regionale per il 2017 con l’approvazione di 11 articoli. Il provvedimento, illustrato dal relatore di maggioranza Domenico Rossi (Pd), si compone di dodici capi e centoquattro articoli e interviene su numerose materie fra cui turismo, sport, commercio, trasporti, università, politiche sociali e del lavoro, energia, personale, ambiente e governo del territorio. “Si tratta di un aggiornamento normativo che intende attualizzare le disposizioni regionali al fine di renderle coerenti alle nuove norme nazionali di settore, superando anche le incertezze interpretative e i possibili contrasti con la Carta costituzionale”, ha spiegato Rossi. Il disegno di legge non prevede l’introduzione di nuove spese per il bilancio regionale.
Nel presentare le diverse materie su cui incide il disegno di legge la relatrice di minoranza Francesca Frediani (M5s) ha evidenziato il lavoro emendativo portato avanti in Commissione dal gruppo consiliare. In particolar modo ha messo in luce l’importanza dell’approvazione delle disposizioni in materia di sanità animale e specialmente la previsione dell’accessibilità degli animali di affezione nelle strutture di cura: “auspico che si arrivi a un regolamento che disciplini il tema in maniera precisa, senza lasciare adito a dubbi di comportamento”, mentre sul capitolo degli appalti e concessioni Frediani ha rimarcato che rimane ancora il nodo sulle garanzie per il mantenimento dei posti di lavoro nel passaggio fra un appalto e l’altro.
“Ci avviciniamo alla discussione con spirito propositivo perché vogliamo che questo provvedimento porti concretamente alla semplificazione e a quello snellimento burocratico che favorisce lo sviluppo”, ha commentato la vicepresidente del Consiglio e relatrice di minoranza Daniela Ruffino (Fi). “Riteniamo per questo prioritarie le indicazioni delle amministrazioni e degli enti consultati che hanno prodotto osservazioni, affinché si migliori l’efficienza del governo regionale e si diano risposte ai territori in funzione del rilancio dell’economia e dell’occupazione”.
Il presidente di Mns, Gian Luca Vignale, ha sottolineato la consistenza del provvedimento, che modifica decine di leggi regionali, ritenendo alcune modifiche non adatte a una legge di riordino, come quelle relative al commercio e alla formazione professionale che, per la pluralità di articoli in questione, avrebbero richiesto un intervento normativo ad hoc. Vignale ha inoltre espresso contrarietà rispetto all’articolo che liberalizza gli orari degli esercizi commerciali, per la necessità di riflettere su orari dilatati nel tempo a cui non corrispondono salari adeguati. Su questo tema, che recepisce normative comunitarie e nazionali, ha espresso parere negativo anche il consigliere Giorgio Bertola (M5s) ritenendo che la liberalizzazione degli orari e la facoltà del comune di prevedere, in casi specifici, programmi di apertura per turni metta in difficoltà i piccoli imprenditori senza una struttura organizzativa adeguata. Perplessità su questo articolo anche da parte del capogruppo di Articolo 1, Valter Ottria, che ha riconosciuto le attuali difficoltà dei piccoli esercizi commerciali così come dei dipendenti della grande distribuzione e la necessità che di fronte a certi squilibri la politica si faccia carico delle persone che non sono in grado di lottare per il rispetto dei propri diritti.
Da parte dei consiglieri M5s, che hanno lamentato l’ampio numero di emendamenti presentati in aula dalla Giunta (30) corrispondenti ad altrettanti nuovi articoli del disegno di legge, sono stati illustrati alcuni emendamenti presentati dal gruppo. I principali intervengono in tema di promozione della mobilità condivisa, sanzioni per le amministrazioni locali che non applicano la legge sul contrasto della ludopatia, informatizzazione della Pubblica amministrazione ed efficientamento della spesa pubblica, vigilanza sulla spesa pubblica in tema di trasporti, sviluppo e adeguamento della rete elettrica, limiti alla trasformazione delle ex cave in discariche, promozione dell’artigianato digitale e limiti più restrittivi all’ammissione dei cacciatori residenti in altre regioni o all’estero.
Al dibattito sono intervenuti anche i consiglieri Davide Bono, Paolo Mighetti, Federico Valetti e Gianpaolo Andrissi (M5s).
Il vicepresidente della Giunta, Aldo Reschigna, nell’illustrare gli emendamenti dell’esecutivo regionale, ha precisato che una parte degli stessi ha natura tecnica e interviene su articoli già esaminati in prima Commissione.
Nell’ambito delle disposizioni relative a turismo, sport e cultura sono stati ridefiniti i requisiti richiesti alle scuole di sci, per il riconoscimento e l’iscrizione in un apposito elenco. Si prevede in particolare un numero minimo di maestri per ciascuna scuola (tre per le scuole di fondo, dieci per quelle di discesa o miste,un numero ridotto a tre per le scuole operanti in microstazioni sciistiche) allo scopo di garantire un servizio più adeguato, meglio diversificato per classi in linea con le capacità degli iscritti. Approvato, fra gli emendamenti, uno del gruppo M5s che, oltre ad aggiornare la valuta delle sanzioni previste per i soggetti che utilizzano la denominazione “scuola di sci” senza averne i titoli, le estende anche alle organizzazioni non autorizzate simili a una scuola di sci.
Per l’organizzazione dell’attività di accoglienza, promozione e informazione turistica - inoltre - la Regione intende incentivare la partecipazione dei soggetti privati nella compagine societaria delle Atl, nel rispetto dei principi di pubblicità, trasparenza e parità di trattamento, affinché contribuiscano alla gestione finanziaria e accrescano l’interazione con il territorio. Viene infatti specificato che possono farvi parte le associazioni, fondazioni e gli altri enti di diritto privato, anche privi di personalità giuridica, interessati al turismo, cultura, sport, promozione enogastronomia e sviluppo del territorio.
La discussione dei 104 articoli del provvedimento riprenderà nella prossima seduta.
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