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Prosegue la mostra sugli ex-voto alla Consolata

Mercoledì 10 gennaio si terrà la conferenza dal titolo “Suggestioni dagli ex-voto. Consolata nella storia e religiosità di Torino”: l’evento rientra nel ciclo di approfondimenti propedeutici alla mostra “Momenti di vita negli ex-voto alla Consolata”, alla Biblioteca della Regione Piemonte “Umberto Eco” (Torino, via Confienza 14). All’appuntamento - inizio ore 17 - interverranno Livio Ferracin, responsabile della Biblioteca della Basilica della Consolata, e lo storico Giangiuseppe Menietti.

Da più di mille anni la chiesa della Consolata è il cuore religioso della città, il luogo in cui il fedele si reca per chiedere conforto per l’anima e aiuto nei pericoli e nei momenti difficili della vita.

Un segno tangibile di questa devozione alla madonna Consolata sono gli oltre tredicimila ex-voto che la Basilica conserva. Migliaia sono i cuori argentati, centinaia le spalline di ufficiali che ringraziano per la protezione in guerra o al termine di una carriera, centinaia le medaglie o i riconoscimenti di gruppi e associazioni, decine le realizzazioni casalinghe all’uncinetto o al ricamo, molte le fotografie di graziati, oltre 3000 gli ex -voto dipinti.

Sono soprattutto questi ultimi, per la immediatezza del messaggio, per la drammaticità della situazione e per la concretezza di vita, ad attirare lo sguardo e l’interesse del fedele o del visitatore, suscitando spesso risonanze di fede o richiami al mistero.

Proprio gli ex-voto sono al centro della mostra dal titolo “Momenti di vita negli ex-voto alla Consolata”, sostenuta dal Consiglio regionale del Piemonte, che è stata inaugurata mercoledì 6 dicembre e che sarà visitabile sino al 31 gennaio.

Negli ex-voto cogliamo il vivere concreto, essi“fotografano” una città nel caos delle sue strade, nelle tragedie di una guerra, nei rischi del lavoro manuale, nella intimità di una stanza di casa o d’ospedale. Dalla nascita alla malattia, tutti i momenti felici o difficili di una vita sono visitati da voti, richieste, preghiere, grazie e ringraziamenti. In campagna e in città; nel privato delle case e nelle pubbliche vie; nell’intimo di un cuore, nelle speranze di una coppia, nelle preoccupazioni dei genitori. Gli ex voto raccontano di paure, attese, speranze, gioie.

La grazia è arrivata durante le faccende domestiche o i giochi dei bimbi, nelle stalle, nelle botteghe e nelle fabbriche, nelle aule e nei tribunali, nelle caserme, nelle carceri, negli ospedali. Esami, processi, matrimoni, ritorni a casa dalla guerra, operazioni riuscite, lunghe malattie, drammi familiari, infortuni, cadute. Incendi, terremoti, inondazioni, tempeste, sconvolgimenti sociali.

“L’ottantina di ex-voto che questa mostra presenta sono stati selezionati cercando i segni o le storie di Torino. Possiamo cogliere la nostra città nelle indicazioni delle vie o nelle architetture precise di alcune piazze, la possiamo ricordare negli interni delle case popolari, nei giochi dei ragazzi, ne possiamo ricordare il passato economico nei rumori delle officine e nella ricchezza dei negozi, e la sentiamo ancora soffrire nei terribili giorni dei bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale”, spiega Ferracin.

Sullo sfondo c’è una città di una devozione profonda ma sempre discreta, mai ostentata, secondo una tradizione di sabaudo rigore e sobrietà. Torino trova forse l’espressione più autentica della sua religiosità proprio nella Consolata, questo bell’edificio guariniano del suo centro storico.

 

 

I fatti in breve

  • Mercoledì 10 gennaio si terrà la conferenza dal titolo “Suggestioni dagli ex-voto. Consolata nella storia e religiosità di Torino”: l’evento rientra nel ciclo di approfondimenti propedeutici alla mostra “Momenti di vita negli ex-voto alla Consolata”, alla Biblioteca della Regione Piemonte “Umberto Eco” (Torino, via Confienza 14).
  • All’appuntamento - inizio ore 17 - interverranno Livio Ferracin, responsabile della Biblioteca della Basilica della Consolata, e lo storico Giangiuseppe Menietti.
  • La mostra sarà visitabile fino al 31 gennaio 2018. Orari: dal lunedì al giovedì ore 9.00 - 12.30; 14.00 - 16.00. Il venerdì ore 9.00 - 12.30.

Dichiarazioni

“L’ottantina di ex-voto che questa mostra presenta sono stati selezionati cercando i segni o le storie di Torino. Possiamo cogliere la nostra città nelle indicazioni delle vie o nelle architetture precise di alcune piazze, la possiamo ricordare negli interni delle case popolari, nei giochi dei ragazzi, ne possiamo ricordare il passato economico nei rumori delle officine e nella ricchezza dei negozi, e la sentiamo ancora soffrire nei terribili giorni dei bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale”, spiega Ferracin.

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