Privazione della libertà dei migranti

A differenza della privazione della libertà in ambito penale - normata a livello nazionale dall’Ordinamento penitenziario - la detenzione amministrativa delle persone migranti non prevede garanzie certe e uniformi sul territorio, dal momento che non esistono né un testo unitario né prescrizioni di rango legislativo assimilabili a quelle dell’ambito detentivo penale.
Per rimediare, almeno in parte, a tale situazione il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute e private della libertà personale ha avuto il compito di elaborare, raccomandare e condividere standard nazionali sulla privazione della libertà delle persone migranti.
Frutto di tale impegno è il Rapporto Norme e normalità – Standard per la privazione della libertà delle persone migranti, che viene presentato mercoledì 10 luglio alle 17 nella Sala Viglione di Palazzo Lascaris, in via Alfieri 15, a Torino.
All’evento, organizzato e moderato dal garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà Bruno Mellano, intervengono la garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà della Città di Torino Monica Gallo, la docente Laura Scomparin, ordinaria di Diritto processuale penale alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino, l’avvocato Guido Savio, dell’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (Asgi), Emilia Rossi e Massimiliano Bagaglini, rispettivamente componente e funzionario dell’Ufficio del garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale.