L’Assemblea di Palazzo Lascaris ha approvato oggi, con 35 voti favorevoli e 1 contrario (Lega Nord), il rendiconto generale della Regione Piemonte per l’esercizio finanziario 2013. Il Movimento 5 Stelle non ha partecipato al voto.
Il documento – relatori Valter Ottria (Pd) per la maggioranza e Davide Bono (M5S) per l’opposizione – accerta un disavanzo sostanziale pari a 2 miliardi e 656 milioni di euro, così come integrato in sede di Commissione Bilancio lo scorso 29 ottobre a seguito della decisione di parifica della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti. Le entrate di competenza accertate nell’anno ammontano a 14.155.895.951 di euro, le uscite a 13.887.495.282 di euro. Alla fine del 2013 in cassa c’era una consistenza di 598 milioni di euro. I residui attivi sfiorano quota 4 miliardi di euro, mentre quelli passivi sono stati riaccertati al 31 dicembre in quattro miliardi 635 milioni, di cui circa la metà relativi a esercizi precedenti. I debiti, i mutui e i prestiti a carico della Regione a fine esercizio 2013 ammontano a poco meno di 6 miliardi di euro.
Per il Movimento 5 stelle sono intervenuti Giorgio Bertola e Mauro Campo, che hanno sottolineato come “il rendiconto certifichi una situazione gravissima, su cui pende ancora la spada di Damocle del giudizio della Corte Costituzionale. E’ la fotografia del fallimento degli ultimi 15 anni di amministrazione”. Gianluca Vignale (Fi), annunciando il voto favorevole del gruppo di Forza Italia, ha ricordato che “la precedente maggioranza votò il rendiconto e il bilancio 2010 predisposto dalla Giunta Bresso in virtù del principio di continuità amministrativa, che significa responsabilità. E’ sufficiente leggere la legge sulla rinegoziazione dei mutui per capire in quali anni si sia creato l’indebitamento della Regione, che la precedente Giunta era riuscita a contenere”. Gianna Gancia (Lega Nord) ha invece espresso assoluta contrarietà alla tassazione progressiva, che “mortifica la capacità e la creatività umana”.
Per la maggioranza è intervenuto Marco Grimaldi (Sel), che ha sottolineato il gesto di responsabilità istituzionale di Giunta e maggioranza sul rendiconto e gli sforzi che si stanno compiendo per correggere le iniquità della precedente legislatura.
“Oggi abbiamo la consapevolezza di dove siamo – ha concluso l’assessore al Bilancio Aldo Reschigna, vicepresidente della Giunta regionale, intervenendo prima del voto finale – e possiamo aprire un confronto di merito, anche duro, in cui ciascuno porterà il proprio patrimonio di conoscenza e il proprio contributo, che nascono dall’assunzione di responsabilità”.
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