Consiglio Regionale del Piemonte

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Foto del comunicato stampa

Il presidente del Consiglio regionale, Mauro Laus, ha presentato l’11 novembre nella Sala Viglione di Palazzo Lascaris, l’incontro con lo scienziato piemontese, Bruno Gardini, project manager per 15 anni del progetto Rosetta che domani raggiungerà un traguardo senza precedenti nella storia: l’atterraggio di un modulo terrestre su una cometa a 500 milioni di chilometri dalla Terra ed a 600 milioni di chilometri dal Sole.
Oltre numerosi consiglieri e l’assessore Alberto Valmaggia, ha partecipato all’incontro il presidente della Regione, Sergio Chiamparino.
La missione Rosetta era partita per lo spazio dieci anni fa, il lancio è avvenuto il 2 marzo 2004, e la progettazione era iniziata vent’anni fa.
Dal veicolo madre Rosetta verrà sganciato il lander Philae che atterrerà domani attorno alle ore 17 sulla cometa. Un atterraggio che è una sfida nella sfida derivante da una miriade di variabili critiche e mai affrontate nella storia dell’esplorazione spaziale, come la tenuta della superfice sulla quale si poserà il lander. Basti pensare che la densità della cometa è solo un terzo di quella dell’acqua!
Quindi con una trivella unica al mondo (made in Torino) si potranno effettuare i carotaggi che renderanno possibili i più importanti esperimenti programmati.
Rosetta e Philae lavoreranno in sinergia inviando una valanga di dati sulla Terra.
Gardini ha concluso evidenziando “il contributo italiano preminente con Thales Alenia Space che a Torino ha proceduto all’integrazione del veicolo spaziale e poi con Selex Galileo, le Università di Padova e Federico II di Napoli e l’Istituto nazionale di astrofisica di Roma”.

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I fatti in breve

  • Domani la missione Rosetta, dopo dieci anni di viaggio nello spazio, raggiungerà la cometa P67.
  • Dalla navicella spaziale verrà sganciato il lander Philae che atterrerà sulla cometa, tentando un'impresa straordinaria e senza precedenti.
  • Lo scienziato cuneese Bruno Gardini, responsabile di Rosetta per 15 anni, è stato ricevuto a Palazzo Lascaris dove ha spiegato l'impresa dell'Agenzia spaziale europea nella quale il ruolo dell'Italia e del Piemonte è stato di straordinaria importanza.

Dichiarazioni

Il presidente del Consiglio regionale, Mauro Laus, ha dichiarato: “Il 12 novembre sarà dunque una data storica per la comunità scientifica internazionale: lo sarà per l’Italia, che nella missione ha messo la sua tecnologia, la sua ricerca e la sua industria, ma lo sarà soprattutto per il nostro Piemonte che può vantare, tra i suoi concittadini, uno dei padri di Rosetta. Insieme con il consigliere Gianna Gancia e l’assessore Alberto Valmaggia abbiamo voluto che il Consiglio regionale incontrasse l’ingegner Bruno Gardini, cuneese di nascita, che ha lavorato per molti anni presso l’Agenzia spaziale europea e che è stato il project manager della missione Rosetta”.

“Dobbiamo essere orgogliosi di questa imprese nata a Torino – ha spiegato Bruno Gardini - una sfida che solo l’Esa (l’Agenzia spaziale europea) ha avuto il coraggio di affrontare e dove la scienza e l’industria italiana e piemontese sono capofila”.
Un viaggio veramente complesso che ha dovuto sfruttare il meccanismo della “fionda gravitazionale (ideato da Giuseppe Colombo, ricercatore italiano che ha lavorato per la Nasa) per raggiungere nello spazio profondo, prima che la vicinanza al Sole ne modifichi profondamente la struttura, la cometa 67P, vanificando gli esperimenti scientifici programmati. Sperimentazioni che daranno risultati che ci faranno comprendere meglio la formazione del sistema solare”.

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