Consiglio Regionale del Piemonte

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Foto del comunicato stampa

Nella Sala Viglione di Palazzo Lascaris si è svolto, il 19 novembre, un incontro “Per una Agenda digitale alpina e un e.publishing europeo” organizzato da Consiglio regionale del Piemonte, Federazione piemontese Aiccre e Associazione culturale Diàlexis. L’incontrosi è svolto in vista della conferenza del 21 novembre a Torino. Una conferenza a carattere intergovernativo con la partecipazione della Commissione europea. La discussione verterà sulla strategia macroregionale che, verosimilmente, avrà in grande considerazione le politiche derivanti dall’Agenda digitale europea. Nella risoluzione finale si chiede all’Unione europea “un ‘percorso accelerato’ (‘fast track’) per il completamento del mercato unico digitale e dei progetti europei nel settore dell’e-publishing, attraverso un ‘Libro bianco’ e la rapida approvazione di una normativa quadro per la tutela dei diritti europei sul web”. Viene anche chiesto alla Regione Piemonte ed al Governo nazionale di attivarsi in tal senso chiedendo l’istituzione di “un comitato permanente delle professioni del web” declinando tutti gli interventi anche a livello locale, regionale e macroregionale.

 

I fatti in breve

  • L'Aiccre e Diàlexis con i soggetti del territorio si sono riuniti a Palazzo Lascaris in in vista della XIII Conferenza delle Alpi, tra i Governi interessati e l'Ue.
  • Nel documento finale si chiede l'istituzione di una Agenda digitale alpina come moltiplicatore di sviluppo in relazione al Piano Junker.

Dichiarazioni

Nell’indirizzo di saluto del presidente del Consiglio regionale, Mauro Laus, spiega di aver “voluto organizzare questo incontro a lato della XIII Conferenza delle Alpi, che dopodomani riunirà al Museo della Montagna di Torino i ministri dell’Ambiente dei paesi firmatari della Convenzione delle Alpi e il neo Commissario europeo all’Ambiente, Karmenu Vella. Questo perché la Macroregione rappresenta una scelta strategica per lo sviluppo della politica regionale europea e, quella alpina in generale e il Piemonte in particolare, possiedono grandi tradizioni imprenditoriali, culturali ed editoriali, che vogliamo valorizzare con la finalità di sollecitare una politica digitale macroregionale, per la promozione di imprese innovative del web e dell’e-publishing, in linea con i più recenti sviluppi dell’Agenda digitale dell’Unione europea.”

Filippo Brun del Dipartimento di Scienze agrarie, forestali e alimentari, delegato dal rettore dell’Università di Torino, Gianmaria Ajani, ha rilevato che “in controtendenza con quanto avvenuto nel dopoguerra, tra il 2001 e il 2011, la popolazione residente in montagna è aumentata in Italia di 133mila unità. È nostro compito favorire questo nuovo sviluppo che può basarsi su due fattori, le politiche d’incentivo e la presenza di una nuova e moderna imprenditoria. Questo può essere realizzato attraverso una politica digitale che superi le barriere linguistiche, ideologiche ed economiche, basandosi sul piano Junker che verrà approvato entro dicembre”.

Alfonso Sabatino, segretario generale Aiccre piemontese, ha lamentato che “il consolidamento fiscale sta sacrificando l’economia locale, ma il rilancio del processo europeo passa attraverso il consolidamento dei risultati ottenuti con il voto a livello europeo, la moneta unica e il Comitato delle Regioni. Dobbiamo integrare l’unione monetaria, attraverso l’unione fiscale, per arrivare a quella economica e, quindi, all’unione politica. Il moltiplicatore del rilancio economico non può che essere la nuova tecnologia digitale, inserita a tutti i livelli istituzionali e operativi, con il nuovo Piano Junker che dovrebbe mobilitare fino a 300 miliardi di euro in 3 o 5 anni. Dovranno essere privilegiate le infrastrutture, la ricerca e lo sviluppo”.

Riccardo Lala, presidente di Diàlexis, ha affermato che “con questo momento di riflessione sulla Agenda digitale europea si è voluto stimolare i soggetti interessati a credere e promuovere l’editoria digitale per avere nelle future politiche della Macroregione alpina concrete iniziative economiche in tal senso. Ci aspettano infatti che le previste consultazioni sul web possano influenzeranno le effettive direttive politiche della Commissione europea”.
 

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