Consiglio Regionale del Piemonte

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Foto del comunicato stampa

È iniziato, nella seduta del 25 novembre, l’esame in Aula del ddl sull’Assestamento al bilancio 2014, con l’illustrazione dei relatori Valter Ottria (Pd) per la maggioranza, Davide Bono (M5S) e Massimo Berutti (FI) per le opposizioni, e lo svolgimento del dibattito generale. Nel discussione sono intervenuti per le opposizioni Giorgio Bertola, Mauro Campo, Gianpaolo Andrissi (M5S), Gian Luca Vignale, Diego Sozzani, Daniela Ruffino (FI), Maurizio Marrone (Fratelli d’Italia) e Gianna Gancia (Lega Nord) che hanno essenzialmente appoggiato i relatori di minoranza secondo i rispettivi schieramenti con particolare enfasi sulla mancanza di risorse per trasporti, sanità, rilancio dell’economia e, soprattutto, il dissesto idrogeologico e la messa in sicurezza del territorio dopo i recenti avvenimenti alluvionali.
Andrea Appiano (Pd) e Marco Grimaldi (Sel) per la maggioranza hanno condiviso sostanzialmente la relazione di Ottria.
Ha chiuso il dibattito il vicepresidente con delega al bilancio, Aldo Reschigna, che ha affermato come in sede di Assestamente si sia potuto solo “dare risposte su impegni assunti sulle emergenze del diritto allo studio universitario, politiche sociali e trasporto pubblico locale. In attesa di una soluzione condivisa con il Governo che metta in condizione la Regione di proseguire nel risanamento di bilancio”.

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I fatti in breve

  • È iniziato il confronto in Aula sull'Assestamento al bilancio 2014 con le relazioni di maggioranza (Valter Ottria) e opposizione (Davide Bono e Massimo Berutti) e lo svolgimento del dibattito generale.
  • Nella replica del vicepresidente con delega al Bilancio, Aldo Reschigna, è stato sottolineato come la manovra avviene in un momento di particolare emergenza.

Dichiarazioni

Valter Ottria (Pd) ha svolto la relazione di maggioranza rilevando che su un bilancio non redatto dall’attuale Giunta “si interviene recependo il disavanzo 2013, di 365 milioni di euro e disponendo il suo riassorbimento su base triennale: 37mila euro nell'anno 2014, 95mila nel 2015 e 233mila nel 2016. Il disavanzo sostanziale di amministrazione alla chiusura dell'esercizio 2013 (dopo il giudizio di parifica della giurisdizione contabile), accertato in 2,66miliardi, è riassorbito secondo uno schema triennale: quasi 2 miliardi nel 2014 e il resto ripartito tra 2015 e 2016”. Vi è anche una norma specifica “per il finanziamento del palazzo del ghiaccio di Torre Pellice di 300 mila euro annui”. La manovra, che nel suo complesso muove 108 milioni di euro, “oltre l'obiettivo di recepire il precedente disavanzo, ha la finalità di dare risposte migliorative” nel campo delle politiche sociali “ripristinando il fondo allo stesso importo dell'anno precedente; incrementando di 6,6 ml di euro lo stanziamento per il trasporto pubblico locale; 6ml per il diritto allo studio universitario; 4ml. per gli interventi di edilizia scolastica; 14ml. sono stati aggiunti al fondo per le funzioni trasferite agli Enti locali (legge 34/98); sono stati impostati ulteriori 18ml. sui fondi di riserva corrente; sono pure stati iscritti 3,75ml. Per l'avvio della programmazione 2014/2020 cofinanziata dal Fondo sociale europeo”. Il relatore di maggioranza ha concluso, “stiamo lavorando con una coperta molto corta, ma il lavoro svolto in queste settimane ha dato il risultato migliore possibile”.

Il primo relatore di opposizione, Davide Bono (M5S), ha lamentato che “solo un decimo del disavanzo (365 milioni di euro) è coperto nel 2014, tre decimi nel 2015 e la maggior parte nel 2016. La sentenza del Tar sul Mauriziano ci fa risparmiare 40 milioni di euro, mi chiedo come intendiamo reimpostarli” Bono ha continuato rilevando che “per far fronte alle passività del trasporto pubblico locale si vogliono utilizzare 150 milioni dei fondi Fas che, però, non sono ancora arrivati: quando inizieremo a tagliare i debiti?” “Lo stanziamento - ha poi criticato il relatore di minoranza – sta in piedi solo con slittamenti: al 2015 per 108 milioni e con 48 milioni di aumento di spesa. Se ci limitiamo ad attendere da Roma un ‘provvedimento salva Piemonte’ rischiamo di vedere saltare tutti i conti. Da ultimo non dobbiamo dimenticare che aver iscritto 53 miliardi di alienazioni immobiliari e di aziende partecipate che difficilmente entreranno effettivamente nelle nostre casse”.

“Questo è un assestamento che, nonostante i tanti, o quantomeno declamati, sforzi, vede numeri molto esigui, in termini di volontà di inserimento o comunque di iniezione di ulteriori risorse”, ha spiegato il relatore dell’opposizione di centrodestra, Massimo Berutti (FI) il quale ha ammesso che “bisogna essere realisti e non sempre critici: la situazione non è semplice”. Tuttavia, secondo il relatore di opposizione “con i nostri emendamenti, abbiamo cercato di dare degli stimoli ed anche di portare delle idee. In merito ai trasporti, sono state apportate alcune aggiunte e sono stati fatti alcuni inserimenti, e questo va sicuramente riconosciuto; però, su alcune questioni ci sono state delle penalizzazioni, come sullo sviluppo rurale o sulle politiche per la famiglia, dove ci sono state delle diminuzioni, o sulle infrastrutture agricole”. Secondo Berutti l’Esecutivo non ha tenuto fede alle promesse fatte in campagna elettorale e “non si vede assolutamente alcuna attenzione verso il mondo produttivo”.

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