Gentili iscritte ed iscritti al servizio di newsletter del Difensore Civico,
in allegato alla presente trasmetto la Relazione annuale riguardante l’attività svolta dall’Ufficio nell’anno 2018, cogliendo l’occasione per segnalare, particolarmente, l’importante novità normativa approvata dal Consiglio regionale nel dicembre scorso che ha inteso rendere più consistente il ruolo della Difesa civica, estendendone la competenza al tema della tutela della dignità della persona nei luoghi di cura.
E’ stato previsto infatti, all’articolo 153 della Legge regionale numero 19/18, che: “Dopo il comma dell’art. 4 dell’art. 2 della legge regionale 9 dicembre 1981 n. 50, è aggiunto il seguente 4 bis: ‘In applicazione di quanto stabilito all’art. 2 della legge 8 marzo 2017 n. 24 (Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie) è affidata al Difensore civico la funzione di Garante per il diritto alla salute, nell’esercizio della quale è chiamato a verificare che venga soddisfatto dall’Amministrazione l’interesse alla qualità, all’efficienza e al buon funzionamento dei servizi apprestati dal sistema sanitario regionale, ivi compresi quelli erogati da privati in regime di convenzione. Il Difensore civico può altresì intervenire, con le modalità e i poteri disciplinati dalla legge, a tutela di diritti, di aspettative o di interessi legittimi in materia sanitaria o socio-sanitaria qualora un atto un provvedimento dell’Amministrazione neghi o limiti la fruibilità delle prestazioni di assistenza sanitaria o socio-sanitaria’.”
Ed inoltre, all’art. 154, che “Dopo il comma 3 dell’art. 3 della legge regionale 50/1981 è inserito il seguente 3 bis: ‘In materia sanitaria il Difensore civico ha facoltà di visita nelle strutture sanitarie afferenti al sistema sanitario nazionale e in quelle private in regime di convenzione inserite nel territorio regionale con lo scopo di vigilare su eventuali violazioni della dignità della persona con riferimento a soggetti ivi ricoverati’ “.
Ed è infatti sul tema della contenzione meccanica, oggi purtroppo sempre più rilevante nell’ambito della tutela dei diritti fondamentali, che la allegata relazione, in continuità con quelle passate, propone una riflessione muovendo dall’analisi di due significative pronunce giurisprudenziali.
L’elaborato da atto inoltre dell’attività svolta dall’Ufficio con riferimento alle segnalazioni pervenute, che hanno riguardato, nello scorso anno, principalmente le materie della sanità e dell’assistenza, del diritto di accesso, e della partecipazione al procedimento mentre meno numerose rispetto al passato sono state le segnalazioni riguardanti le materie del territorio e dell’ambiente.
Al primo posto, per importanza, tra gli interventi effettuati dall’Ufficio va segnalato, anche per il 2018, quello riguardante il tema della continuità assistenziale per gli anziani non autosufficienti, cui la Relazione dedica ampio spazio.
Così, pure, per il rilievo assunto nell’attività della Difesa civica piemontese dalla tutela antidiscriminatoria, segnalo la Sezione della Relazione ad essa dedicata nella quale, in ossequio alla previsione del terzo comma dell’articolo 14 della Legge regionale numero 5 del 2016, si da conto di alcune, assai interessanti, questioni affrontate dall’Ufficio nell’anno passato.
Mi permetto di raccomandare, da ultimo, la lettura delle trascrizioni degli interventi di Chiara Saraceno e Pier Luigi Dovis, svolti nella tavola rotonda “Proposte per affrontare povertà e disagio sociale – L’attività della Difesa civica”, organizzata da questo Ufficio nel contesto del trentunesimo Salone del libro
Auspicando che questa breve sintesi possa suscitare il Vostro interesse, allego il testo integrale in versione informatica e porgo i miei più cordiali saluti, unitamente a quelli dei Collaboratori tutti.