Domande di "Arianna" a Paola CANTAMESSA
A: Abbiamo avuto modo di conoscerci e di frequentarci sviluppando insieme nuovi modelli legimatici, dalla tua postazione hai scrutato la creazione dei nuovi paradigmi ipertestuali e virtuali, ora sei impegnata su altri fronti.
PC: Quella fatta in Consiglio regionale rappresenta sicuramente l'esperienza
più significativa per quanto riguarda la mia attività lavorativa.
Ricordo che dopo i primi anni trascorsi in CSI-Piemonte, tra formazione e realizzazione
di piccole componenti software, quando giunsi in Consiglio rimasi stupita nel
vedere realizzato concretamente un sistema informativo così complesso,
articolato e, soprattutto, così legato all'attività istituzionale
di una pubblica amministrazione.
Solo allora capii come l'informatica potesse davvero coniugarsi con i bisogni
reali e le necessità proprie di un Ente, suggellando un'unione efficiente
ed efficace.
Comunque, era ancora lontano da me il pensiero che un sistema potesse essere
pensato come un insieme sistematico di conoscenze, di analisi, aperto a nuove
euristiche di apprendimento e ancor più mirante alla ricerca di nuovi
metodi di analisi e accesso a fonti informative.
"Arianna"…. Il tuo nome mi fece sorridere.. mi ricordava quel famoso
filo…ma non riuscivo a capire dove volesse o potesse condurmi, né mi
suonava estraneo quel richiamo lontano nel tempo.
Sei nata negli anni 90, ed io ho imparato poco dopo a conoscerti, ad apprezzarti
e, se possibile, a contribuire al tuo sviluppo.
Ti ho sempre considerata uno strumento a supporto dell'attività legislativa,
ma tu mi hai convinto di essere qualcosa di più, quale un percorso di
ricerca, uno strumento volto a creare valore aggiunto, un servizio al legislatore,
alla PA e al cittadino, oltre che un sistema informatico giuridico ed un ambiente
di normazione, quale sa racchiudere in sé il dato metagiuridico, con
i profili della giurisprudenza, della dottrina, della prassi amministrativa
e organizzativa.
Come eludere qui un riferimento alla distinzione tra linguaggio e metalinguaggio!
La distinzione tra questi due ambiti della riflessione tipicamente filosofica
nasce come tentativo di disegnare quella che, riprendendo Kant, nella Critica
della ragion pura, potremmo definire una "geografia della ragione umana",
cioè di delineare lo spazio di sua legittima pertinenza, tracciandone
i confini.
Alla fine del ‘700, dunque, già un grande autore aveva così ragionato: "Arianna" tu
sei allora un prodotto del processo di pensiero! Ed io sono fortunata ad aver
contribuito alla tua evoluzione, per quanto i tuoi universali evolutivi, siano
molti e spesso interdipendenti.
Ritornando ora all'ambiente di normazione, su cui ho avuto la fortuna di lavorare,
specie per quanto riguarda la componente di simulazione, elemento importante
per la valutazione dell'impatto nel corpus normativo dei progetti in itinere,
esso racchiude il flusso di produzione documentale dei testi e la successiva
divulgazione delle proposte di legge e delle leggi, i metodi, le tecniche e
gli strumenti di analisi legistica e d'impatto ex ante ed ex post della normazione
e motori di ricerca, necessari per accedere al dato, attraverso un modello
ipertestuale, fondamentale nell'ambito del dossier virtuale.
Questo termine! "Dossier Virtuale"… il mio tormentone…Non capivo
proprio quando i responsabili del progetto (del Consiglio regionale e del CSI-Piemonte)
ne parlavano nel loro angolo di lavoro…i miei occhi incrociavano i loro sguardi,
carichi di sfida, ma nessuna risposta mi giungeva da dentro.
E poi…col tempo, dopo aver contribuito alla realizzazione del software di
simulazione e del modello di normazione, ho trovato le risposte. Era chiaro
che il senso del Dossier virtuale andava ricercato nella gestione documentale,
in quanto il Dossier virtuale, che esiste solo quando viene consultato (da
qui il termine virtuale), viene generato solo in un sistema informativo che
incorpori la gestione delle basi dati documentali (cioè il workflow del processo) con tutti i documenti collegati (es. indagini conoscitive, analisi).
"Arianna", io credo molto nella tua riprogettazione, in una prospettiva
più funzionale, che da un lato conduca ad una "virtualizzazione" dell'attuale
sistema, complesso e rigido, frutto di una analisi fatta in tempi non troppo
recenti, dove gli elementi valutativi di maggior peso erano diversi da quelli
attuali, dall'altro, traendo gli spunti dovuti da "Norme in rete",
senza peraltro sentirti da questa vincolata, orienti ad un sistema di conoscenze
aperto, in grado di realizzare un accesso sempre più integrato delle
informazioni, cambiando il paradigma di interazione con la banca dati: non
più un accesso al singolo dato, ma una navigazione ipertestuale nei
rami della conoscenza del corpus legislativo, che date le proprie relazioni
rappresenta un ipertesto naturale.