Per una politica europea di asilo, accoglienza e immigrazione - page 8

Per una politica europea di asilo, accoglienza e immigrazione
più idoneo. Nel mondo globalizzato non è più pensabile di operare con strategie
unilaterali e di corto raggio: al contrario, le migrazioni vanno affrontate
coordinando, a livello europeo, politica interna e politica estera, integrando asilo e
accoglienza con cooperazione internazionale, stabilendo strategie condivise con
l’ONU e con gli altri organismi sovranazionali (Unione Africana, Lega Araba, ecc.). È
necessario prendere coscienza che i grandi flussi di profughi, cui stiamo
assistendo, hanno una dimensione mondiale e solo in questo orizzonte possono
essere affrontati.
I recenti, tragici eventi che hanno visto la morte di centinaia di profughi nel
Mediterraneo non sono che l’ultimo segmento di una tragedia assai più vasta, che
si consuma per la maggior parte nei Paesi di partenza e di transito dei profughi e
cui non si rivolge ancora sufficiente attenzione. Gli enti locali e regionali, su cui
spesso ricade l’onere e il merito di rendere possibile l’accoglienza dei rifugiati e, in
definitiva, la loro tutela umanitaria, debbono essere supportati, operativamente ed
economicamente, in un quadro sempre più europeo, attivando progetti duraturi
che valorizzino tutti i loro servizi. La loro funzione, infatti, non si limita a una
semplice operatività di accoglienza, ma si sviluppa anche sul terreno
dell’educazione, della formazione, della cooperazione decentrata, settore in cui si è
distinta l’azione della Regione Piemonte nel passato. Agli enti locali e regionali va
riconosciuto un ruolo imprescindibile nel coniugare diritti e solidarietà con i
bisogni della cittadinanza, nel prevenire possibili conflitti e reazioni xenofobe,
nell’accorciare le distanze tra cittadini e istituzioni su questi fenomeni.
Asilo, accoglienza, inclusione sociale e cittadinanza richiedono un
potenziamento di strumenti chiave quali la mediazione culturale, le cui
competenze e il cui sviluppo nelle realtà associative piemontesi costituiscono un
patrimonio da non disperdere.
In questo quadro non certo semplice, la Federazione regionale piemontese
dell’AICCRE intende proseguire il suo impegno sull’immigrazione, non solo
approfondendo ulteriormente i diversi aspetti del tema, ma, soprattutto, svolgendo
un ruolo di raccordo tra enti locali e regionali, da un lato, e istituzioni nazionali ed
europee, dall’altro lato.
Mauro Laus
Presidente del Consiglio regionale del Piemonte
Presidente della Federazione piemontese AICCRE
6
1,2,3,4,5,6,7 9,10,11,12,13,14,15,16,17,18,...128
Powered by FlippingBook