Per una politica europea di asilo, accoglienza e immigrazione - page 104

Per una politica europea di asilo, accoglienza e immigrazione
IL QUADRO ANALITICO DI SUPPORTO
1)
LA SFIDA PLANETARIA DELLE MIGRAZIONI E DEL GOVERNO MONDIALE
1.1)
La dimensione planetaria
Il fenomeno delle migrazioni ha ormai una dimensione planetaria indiscutibile. La sua
origine trova due ragioni: la prima, economica, attribuibile ai grandi progressi realizzati
nei settori delle comunicazioni e dei trasporti (globalizzazione) che ha creato un mercato
mondiale dove circolano liberamente merci, servizi e capitali, alimentando squilibri
territoriali e compromissioni ambientali unitamente a processi locali di decollo
economico; l’altra, di natura politica, attribuibile alla divisione dell’umanità in Stati che
con i loro governi e sistemi di potere contribuiscono agli squilibri mondiali in vario modo:
con regimi dittatoriali e lesivi dei diritti umani e democratici, conflitti armati, conflitti
economici, contese su sfere di influenza, alimentazione di conflitti etnici e religiosi,
politiche strutturali interne poco efficaci, ma anche con la chiusura dei mercati interni del
lavoro, nonostante la presenza di strutture domestiche di governo democratiche e di carte
costituzionali rispettose dei diritti della persona.
Il tema delle migrazioni denuncia quindi un’assenza rovinosa di governo mondiale a fronte
del fatto che circa il 3,2% della popolazione mondiale (232 milioni di persone) vive
lontano dai paesi di origine secondo recenti stime dell’
United Nations - Department of
Economic and Social Affairs
(
UNESA
) limitate alle sole migrazioni transnazionali
1
. Ad esse
si aggiungono le migrazioni interne ai singoli paesi, in particolare quelle in atto nei paesi
emergenti, a seguito dei processi di sviluppo con spostamenti dalle campagne alle città,
dalle zone tecnologicamente “in ritardo” verso altre di “decollo” economico. A loro volta, le
migrazioni transnazionali si dividono in infracontinentali, all’interno dell’Asia, dell’Africa,
delle Americhe, e migrazioni transcontinentali di asiatici e africani o latino americani
verso le aree mondiali del benessere e della democrazia, vedi Stati Uniti d’America,
Australia, paesi dell’Unione Europea (UE).
1.2)
L’attrazione del modello europeo
Il fenomeno migratorio all’attenzione del presente documento è quello diretto verso gli
Stati membri dell’UE che, nel loro insieme, superano i 500 milioni di abitanti e hanno una
popolazione immigrata stimata in 35 milioni (pari al 7% della popolazione autoctona),
tuttavia non distribuita omogeneamente tra i vari paesi europei. L’UE esprime
complessivamente l’area più ricca del mondo con differenziazioni territoriali al suo
interno, tra centro e periferia. L’UE rappresenta anche un’area la cui legislazione si fonda
su valori condivisi di pace, sicurezza, democrazia, libertà e giustizia, con doveri sottoscritti
di tutela dei diritti umani. L’UE, inoltre, esprime il tentativo più avanzato di costruzione di
forme di governo economico, sociale e politico sovranazionale con l’elezione diretta del
Parlamento europeo, la procedura di co-decisione legislativa Parlamento-Consiglio
europeo, la creazione di un’area di libera circolazione delle persone (area Schengen),
l’attivazione di una moneta unica. L’UE ha introdotto la cittadinanza europea che si associa
alla cittadinanza nazionale ed estende l’elettorato attivo e passivo nelle elezioni locali e in
quelle europee ai cittadini degli Stati membri residenti in uno altro Stato dell’Unione. La
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Cfr.:
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