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Per una politica europea di asilo, accoglienza e immigrazione
GLI INTERVENTI PROPOSTI
1)
IL QUADRO GENERALE
In termini generali, la creazione di uno
spazio di libertà, sicurezza e giustizia, fondato sui valori
indivisibili e universali di dignità umana, di libertà, di uguaglianza e di solidarietà, nonché sui
principi di democrazia e dello Stato di diritto
, nel quale la persona
sia al centro della sua azione
,
costituisce l’opzione politica fondamentale dell’Unione Europea, espressa nella
Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione Europea
. Tale opzione deve consolidarsi come
fondamento
legislativo
a tutti i livelli (europeo, nazionale e locale) per la elaborazione di normative e per le
prassi di applicazione in tutti gli ambiti concernenti asilo, migrazioni e cooperazione.
In particolare, la costruzione di un’Europa inclusiva e non refrattaria verso le popolazioni
migranti deve operare un
superamento dell’orientamento securitario
che, a partire dal
Consiglio di Tampere (1999), è andato affermandosi nelle politiche interne dell’Unione al
fine di tutelare le frontiere degli Stati, spesso in contrasto con gli articoli della Carta dei
diritti fondamentali. Tale orientamento, finalizzato ad arginare i flussi migratori, ha
rafforzato prassi di controllo sulla popolazione migrante residente nei paesi, accrescendo
il ruolo degli organi di controllo e rendendo difficili i processi di integrazione. Al tempo
stesso, non appare possibile affrontare gli aspetti problematici connessi alle migrazioni
senza una politica estera comune, in grado di considerare il fenomeno in un quadro di
rapporti tra UE e paesi terzi, sostenuta da reali ed efficaci politiche di cooperazione.
2)
I FRONTI SPECIFICI DI INTERVENTO PER UN’EFFICACE POLITICA EUROPEA IN
MATERIA DI MIGRAZIONI, ASILO E COOPERAZIONE
Ai principi della Carta e al progetto politico espresso dal processo di costruzione europea
sono portati ad ispirarsi
tre fronti di intervento
per un’efficace politica europea
dell’immigrazione:
2.1)
Il fronte delle politiche di immigrazione, asilo e accoglienza
È necessario:
Recuperare il concetto di “sicurezza” quale è espresso nel Preambolo e all’art. 6
della Carta di Nizza, ossia unicamente funzionale alla persona senza alcun tipo
di discriminazione.
L’orientamento securitario assunto dalle politiche europee a
cominciare dal Consiglio di Tempere ha visto un’eccessiva accentuazione della
sicurezza degli Stati e delle frontiere rispetto a quella degli individui, tra cui migranti
e profughi. È urgente correggere questa distorsione, conformando maggiormente
politiche e normative al dettato della Carta di Nizza.
Ridefinire
il senso della missione di
Frontex
e del programma
Eurosur
in termini
di contrasto efficace alle reali minacce esterne espresse dalla criminalità
internazionale, dai movimenti terroristici, dai traffici illeciti di armi, stupefacenti, di
organi ed esseri umani (non va trascurata la presenza di organizzazioni malavitose
nella catena di trasferimento dei migranti dai paesi di origine all’approdo in Europa
con percorsi umilianti della dignità umana, vedi i centri di trattenimento organizzati
in Libia).
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