Per una politica europea di asilo, accoglienza e immigrazione - page 116

Per una politica europea di asilo, accoglienza e immigrazione
2.
Abolire il reato di “immigrazione illegale”
(L. 94/2009) per i migranti che
approdano in Italia in maniera irregolare, evitando la “condizione detentiva”,
spesso prolungata nel tempo, all’interno dei Centri di identificazione ed
espulsione
1
.
3.
Procedere all’approvazione di una legge organica in materia di asilo
.
4.
Ridistribuire in maniera più trasversale le competenze ministeriali
in materia
di migrazioni e asilo, allo stato attuale troppo sbilanciate a favore del Ministero
dell’Interno.
5.
Riequilibrare il rapporto tra competenze degli organi di controllo
(anche
nelle loro diramazioni periferiche)
e competenze degli Enti locali
in materia di
asilo e accoglienza dei migranti.
6.
Superare il carattere “emergenziale”
, spesso reiterato, che domina le risposte
giuridiche e amministrative in materia di asilo, accoglienza e percorsi di tutela
umanitaria, evitando “scorciatoie” amministrative che, in molti casi, impediscono
adeguati strumenti di controllo e verifica sui servizi stessi.
CONCLUSIONI
Ai fini della realizzazione di un’efficace politica di asilo e di immigrazione, l’insieme dei
fronti di intervento individuati nel presente lavoro, compreso quello nazionale, sollecitano
la rivendicazione di un assetto autenticamente federale dell’Unione Europea.
In tal senso, le proposte avanzate possono inserirsi nel percorso che conduce alle elezioni
europee 2014. In particolare, visto l’art. 17.7 del Trattato di Unione Europea, tali proposte
possono stimolare i programmi dei grandi raggruppamenti politici europei e dei rispettivi
candidati alla presidenza della Commissione per la legislatura 2014-2019. Allo stesso
tempo, devono entrare a far parte del dibattito della società civile europea e delle forze
politiche per la convocazione, da parte dei paesi disponibili, di una
Convenzione costituente
europea
, dopo le elezioni di maggio 2014 del Parlamento europeo. Tale
Convenzione
dovrebbe elaborare un progetto di Costituzione federale da sottoporre a ratifica
referendaria europea con la possibilità di entrata in vigore a seguito del voto favorevole
della maggioranza degli elettori e della maggiorana degli Stati membri dell’Unione
Europea.
L’Europa ha dato pace e benessere e dà ancora tanto, sebbene i più lo ignorino.
1
La Legge 67/2014 del 28.04.2014,
Deleghe al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e di
riforma del sistema sanzionatorio. Disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa
alla prova e nei confronti degli irreperibili
” (GU n. 100 del 2-5-2014), chiede al Governo di
abrogare,
entro 18 mesi,
trasformandolo in illecito amministrativo
,
il reato previsto dall'articolo 10-bis del testo
unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello
straniero
(Dlgs del 25 luglio 1998, n. 286, aggiornato all’art 10-bis con la L. 15 luglio 2009, 94),
conservando rilievo penale alle condotte di violazione dei provvedimenti amministrativi adottati in
materia”.
Si tratta di una delega all’esecutivo a procedere alla depenalizzazione del reato di
immigrazione illegale in Italia limitatamente al primo ingresso, mantenendo invariato il rilievo penale
rispetto ad altre condotte violatorie previste dal Dlgs 286/98 (quali, ad es., il reingresso dopo espulsione,
mancata firma in Questura, mancata consegna del passaporto, ecc…).
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