Per una politica europea di asilo, accoglienza e immigrazione
Gli elementi di criticità o ambivalenza si riassumono nei seguenti punti:
1.
L’assenza di richiami diretti ed espliciti alla Carta dei diritti fondamentali dell’UE,
che avrebbero meglio inserito gli indirizzi strategici in un quadro di diritti della
persona;
2.
L’assenza di una distinzione tra migrazioni forzate e migrazioni economiche che
avrebbe reso meglio le realtà dei fenomeni migratori dai paesi terzi verso l’UE,
nonché la valutazione delle strategie di asilo, accoglienza e integrazione;
3.
Il persistere di un approccio sostanzialmente securitario nel controllo delle
frontiere, nella funzione dell’agenzia
Frontex
e nel sistema di controllo EUROSUR.
Rispetto al documento di indirizzo politico
Per una politica europea di asilo, accoglienza e
immigrazione
, approvato dal Consiglio nazionale dell’AICCRE il 28 aprile 2014, osserviamo
che le
Conclusioni
del Consiglio di Ypres convergono, soprattutto, nel riconoscere il
bisogno di rafforzare la cooperazione europea con i paesi di provenienza e di transito dei
profughi, avviando così un lavoro sinergico tra fronte della politica estera e fronte della
politica interna dell’UE.
Rimangono, tuttavia, non adeguatamente considerati alcuni fronti cruciali, come, ad
esempio, quello dello sviluppo economico delle società europee, necessario per veicolare
l’accoglienza dei migranti verso forme di effettiva inclusione sociale. Infine, benché siano
presenti passaggi in tal senso, appare ancora debole l’impegno per un’organizzazione
condivisa dell’accoglienza tra vari Paesi UE, con la sostanziale modificazione del
Regolamento di Dublino per la concessione della Protezione internazionale ai profughi.
Torino, 4 luglio 2014
Davide Rigallo
Responsabile settore immigrazione - Federazione piemontese AICCRE
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