Per una politica europea di asilo, accoglienza e immigrazione
idriche, o delle risorse energetiche alternative disponibili con apporto di tecnologie
europee, come nel caso del progetto
Desertech
1
).
Inserire gli interventi esterni della politica europea per l’immigrazione
nelle
valutazioni strategiche e negli interventi di una
politica estera e di sicurezza
europea
efficace, diretta al rafforzamento della sicurezza internazionale, e alla
prevenzione dei conflitti e delle situazioni di crisi. Su questo punto è necessaria la
riforma dei trattati e il tema deve entrare nel dibattito programmatico delle prossime
elezioni europee. La creazione di un vero Stato federale permetterebbe di unificare le
forze armate con un risparmio di 120 miliardi di euro (pari al circa l’1% del PIL
dell’Unione Europea) che potrebbero, invece, essere destinati alla cooperazione e allo
sviluppo nei paesi “fragili”.
Approvare
una nuova legge italiana sulla cooperazione allo sviluppo
che tenga
conto dell’affermarsi e dell’efficacia della
cooperazione decentrata
che riconosca
agli Enti Locali del Nord e del Sud del mondo la capacità sia di lavorare in comune sul
rafforzamento istituzionale, sia di mobilitare le comunità ed i molti attori che sono
impegnati in questo settore. La cooperazione decentrata permette, infatti, di agire
direttamente sulle politiche di sviluppo locale favorendo la continuità dei risultati e
mettendo in comunicazione diretta le istituzioni più prossime ai cittadini.
Mettere in sicurezza l’intero percorso delle migrazioni
dalle aree di partenza a
quelle di arrivo e di inserimento sul terreno della tutela dei diritti della persona e del
contrasto delle organizzazioni criminali che organizzano “i viaggi della speranza” e
spesso sono coinvolte nella tratta di esseri umani, della prostituzione, del
contrabbando, del riciclaggio dei capitali e del traffico di armi e di stupefacenti.
2.3)
Il fronte del modello di sviluppo economico, civile, politico della società europea
È il fronte di intervento più complesso e decisivo perché diretto a superare le attuali
emergenze della produzione di beni pubblici in fatto di libertà, sicurezza e giustizia, di
politica economica, per contrastare il declino economico, per favorire l’intervento degli
Enti locali nell’ambito della loro autonomia decisionale e finanziaria, per ridare fiducia nel
futuro ai giovani e rilanciare il sistema dei valori fondanti europei e la crescita
demografica sul nostro continente.
A tal fine, occorre:
Consolidare l’unione economica e monetaria
grazie a una riforma dei trattati per
la creazione di un effettivo governo federale europeo capace di decidere e di agire e
dotato di risorse finanziarie proprie per intervenire in campo economico e della
politica estera
2
. La costituzione di un governo federale europeo darebbe efficienza alla
politica e permetterebbe di riprendere la via dell’autonomia decisionale e fiscale degli
1
Il progetto
Desertech
, promosso dalle industrie europee produttrici di energie alternative, prevede la
realizzazione di impianti di sfruttamento dell’energia solare nel Nord Africa, in Sahara e nella Penisola
Arabica, con possibilità di scaglionare su tempi più lunghi l’estrazione degli idrocarburi disponibili.
2
A tale riguardo, il Consiglio europeo di ottobre 2012 ha chiesto di vagliare ulteriori meccanismi per la
zona euro, compresa un'adeguata capacità di bilancio. L’indicazione è ripresa nel documento del
Consiglio europeo del 5 dicembre 2012:
Verso un’autentica Unione economica e monetaria,
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