Per una politica europea di asilo, accoglienza e immigrazione
più imponenti movimenti civili per la pace e la giustizia internazionale) necessarie
per attuare una politica diretta alla costruzione della democrazia internazionale,
all’affermazione dell’imperativo kantiano della pace e alla diffusione
dell’emancipazione politica, civile e sociale.
Dall'altra parte, la politica di unificazione mondiale ha dei costi in termini di
progressiva limitazione della sovranità e dei privilegi legati a una macroscopica
ingiustizia nella distribuzione delle risorse mondiali, il cui pagamento la classe
politica americana si rifiuta di prendere in considerazione dal momento che non
esiste alcun contrappeso al suo potere. Da qui una risposta di tipo egemonico-
imperiale - fondata sull'unilateralismo sistematico, la potenza militare (la spesa
militare americana si avvicina al 50% di quella mondiale complessiva) e il
liberismo selvaggio - ai problemi di governo del mondo, con conseguenze che
tendono ad aumentare l'instabilità. Da qui la sempre più urgente necessità che
l'Unione Europea diventi un efficace attore globale, completando la sua
federalizzazione attraverso un’iniziativa costituente che la porti a dotarsi di
rispondenti strumenti democratici di governo. Un’Unione Europea pienamente
federale sarà infatti in grado di esprimere in modo efficace la propria vocazione a
una politica di unificazione mondiale, che ha una base oggettiva, oltre che nelle
sfide esistenziali sopraindicate, nel fatto di essere fondata sull'esperienza del
progressivo superamento della sovranità statale assoluta e quindi nella spinta ad
esportare il suo modello di pacificazione. Acquistando una piena capacità di agire
sul piano internazionale, l'UE sarà in grado di coinvolgere nella propria politica dì
pace gli USA, realizzando un contrappeso alla loro strapotenza, instaurando con
essi una organica partnership fra eguali e aprendo la strada a un sistema
multipolare cooperativo.
In questo quadro va vista la politica estera, di sicurezza e di difesa dell'UE.
Essa deve essere realizzata effettivamente, cioè essere fondata su istituzioni
federali, per completare il processo di unificazione europea. Per giungere a una
unione irreversibile, occorre infatti costruire lo Stato federale, il quale richiede il
monopolio federale della forza, per imporre efficacemente l'ordinamento giuridico
comune, e la capacità di agire sul piano mondiale, che solo una politica estera, di
sicurezza e di difesa autonoma può fornire. Nello stesso tempo questa politica è lo
strumento fondamentale attraverso cui l'UE può attuare concretamente una
politica dì unificazione mondiale.
Da qui discendono chiare indicazioni per quanto riguarda la natura della
politica estera, di sicurezza e di difesa dell'UE. Ne preciso schematicamente alcune,
che si riferiscono specificamente all'aspetto difensivo.
1. Anzitutto il concetto ispiratore della difesa europea. Il compito
fondamentale che abbiamo oggi di fronte, sul piano della sicurezza, è quello della
costruzione di una polizia internazionale come strumento dello
State-building
,
ovviamente in collegamento con l'aiuto allo sviluppo, la formazione delle strutture
amministrative, ecc. Ciò implica che la costruzione di un esercito unico europeo
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