Per una politica europea di asilo, accoglienza e immigrazione - page 69

Per una politica europea di asilo, accoglienza e immigrazione
Direzione nazionale MFE
Università di Torino
Le recenti e drammatiche tragedie del Mediterraneo hanno prodotto una
presa di coscienza dei nodi irrisolti che sono a monte del crescente flusso
migratorio che si dirige verso l’Europa.
Il quadro non è affatto rassicurante: abbiamo conflitti armati, guerre civili e
conflitti irrisolti in Siria, Iraq, Palestina, Yemen. Mali, Nigeria; Stati falliti in Libia e
Somalia; dittature spietate in Eritrea e ingiustizie sociali diffuse; condizioni
economiche disperate nella fascia sub sahariana. A questi nodi irrisolti si
aggiungono le organizzazioni criminali che gestiscono i “viaggi della speranza”
verso l’Europa con la connivenza di autorità corrotte. Queste organizzazioni, vere
trafficanti di esseri umani, sono spesso anche coinvolte nei traffici di droga, armi,
organi umani, prostituzione e naturalmente nel riciclaggio dei capitali raccolti dalle
stesse gestioni illecite. Infine, non bisogna trascurare in questo contesto le possibili
infiltrazioni delle centrali destabilizzanti del terrorismo internazionale.
Tutto ciò determina una crescente resistenza della società europea nei
confronti del fenomeno migratorio ma anche un allarme sempre più elevato dei
governi e delle forze politiche per le minacce che si delineano per la sicurezza della
popolazione e non solo per l’arrivo sempre più numeroso di immigrati. Infatti non
può essere tralasciato che i recenti attentati terroristici che si sono verificati in
Europa hanno visto tra i loro autori alcuni immigrati di seconda o terza
generazione di ritorno da soggiorni di addestramento in Medio Oriente.
Tutto questo ha riportato in prima linea il dibattito sulla sicurezza e
sull’organizzazione di una difesa europea e, in particolare, sulla costruzione di un
esercito europeo, tema già all’ordine del giorno negli anni cinquanta del secolo
scorso nel contesto storico della Guerra fredda. Tuttavia, a causa del cambio di
scenario politico sopravvenuto, il punto da chiarire riguarda gli obiettivi da
assumere e gli strumenti di cui dovrebbe disporre una forza militare di difesa
europea a fronte delle sfide che oggi investono la sicurezza europea.
Per chiarire la natura del problema va subito sottolineato che la problematica
della difesa europea deve essere inquadrata nel contesto storico-politico attuale
per essere adeguatamente compresa. Occorre, pertanto, partire dalla distinzione
fra la politica di sicurezza (che riguarda l'insieme delle politiche che gli Stati
adottano per proteggersi dalle sfide emergenti dal sistema internazionale, quindi
non solo quelle specificamente militari, ma anche quelle politiche, economiche,
sociali, ecologiche, sanitarie, criminali) e la politica di difesa (che riguarda invece le
politiche dirette specificamente a proteggere le dimensioni fondamentali della loro
sovranità, e cioè la difesa del loro territorio e della loro popolazione da
67
1...,59,60,61,62,63,64,65,66,67,68 70,71,72,73,74,75,76,77,78,79,...128
Powered by FlippingBook