Per una politica europea di asilo, accoglienza e immigrazione - page 60

Per una politica europea di asilo, accoglienza e immigrazione
dire che tutti i cittadini soggiornanti sul territorio dell’Ue dovrebbero godere degli
stessi diritti, indipendentemente dal fatto che siano cittadini europei o cittadini di
paesi terzi.
Il processo d’integrazione si concretizza, sempre secondo il documento,
attraverso il riconoscimento di una serie di diritti, primo fra tutti l’occupazione, ma
anche il diritto alla famiglia, all’istruzione, l’accesso alle istituzioni e ai beni e
servizi, oltre che la partecipazione degli immigrati al processo democratico e alla
formulazione delle stesse politiche di integrazione.
Se si comparano le priorità politiche in materia migratoria dell’Unione con
quelle degli stati membri, si nota un’evidente discrepanza, in quanto, come
sostiene anche uno studio del Parlamento europeo, “il fine ultimo della politica
migratoria dell’Unione consiste nell’integrazione dei cittadini di paesi terzi
regolarmente soggiornanti. Per contro, gli Stati membri collegano le questioni
migratorie a quelle della sicurezza, della politica per l’occupazione e della politica
sociale”
1
.
Infatti, anche la disciplina italiana degli ingressi è essenzialmente orientata
alla concessione del permesso basata sul lavoro. Tuttavia, come afferma
chiaramente il
Manifesto ASGI per riformare la legislazione sull’immigrazione
, in un
paese con elevati tassi di immigrazione cresce anche il flusso migratorio originato
da esigenze diverse, quali l’unità familiare, la protezione umanitaria e la domanda
di studio. E a tali esigenze dovranno essere fornite, sempre secondo il documento,
specifiche risposte articolate
2
.
Sul piano dell’azione internazionale, va segnalata l’importanza del
cosiddetto “approccio globale”, che tratta la politica migratoria come parte
integrante della politica estera dell’Unione. Introdotto dal Consiglio europeo nel
2005
3
, mette in correlazione il contrasto all’immigrazione irregolare con la
cooperazione allo sviluppo; in questo modo i fenomeni migratori possono
essere meglio affrontati nella loro complessità, attraverso un approccio che
colleghi differenti settori delle politiche europee, dalle relazioni esterne allo
sviluppo, dall’occupazione alla giustizia, libertà e sicurezza. Nato come
programma di azione nelle relazioni con i paesi terzi dell’Africa e del
Mediterraneo, è stato nel 2006 rilanciato ed esteso ai paesi partner di altri
continenti
4
. Il Programma di Stoccolma lo considera come il principio cardine
per la costruzione dei partenariati con i paesi terzi in materia migratoria.
Secondo l’approccio globale, la cooperazione con i paesi terzi si pone come
1
Parlement européen, Direction Générale des Politiques internes,
Répartition des compétences entre
l’Union européenne et ses Etats membres en matière d’immigration
, 2011, p. 7
2
ASGI, Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione,
Manifesto ASGI per riformare la legislazione
sull’immigrazione
, anno 2013, cit.
3
4
COM(2006)735 def.
,
58
1...,50,51,52,53,54,55,56,57,58,59 61,62,63,64,65,66,67,68,69,70,...128
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