Per una politica europea di asilo, accoglienza e immigrazione - page 56

Per una politica europea di asilo, accoglienza e immigrazione
e di immigrazione insieme alla cooperazione di polizia e la lotta contro la
criminalità, che prevede a sua volta la lotta contro il terrorismo, la criminalità
organizzata, la tratta degli esseri umani, la droga.
5. I limiti delle competenze dell’Unione: tra sicurezza e integrazione
Il documento d’indirizzo politico, contenuto nella seconda parte del volume
ed elaborato dalle principali organizzazioni federaliste europee, critica l’approccio
all’immigrazione dell’Ue per “l’eccessiva accentuazione della sicurezza degli stati e
delle frontiere rispetto a quella degli individui, tra cui migranti e profughi”
1
. Il
documento prosegue sostenendo l’urgenza di “correggere questa distorsione,
conformando maggiormente politiche e normative al dettato della Carta di Nizza”.
Come si è visto sopra, è l’inquadramento stesso della materia a indicare che,
tra i due termini del binomio integrazione e sicurezza, sia quest’ultimo a prevalere.
Tuttavia è significativo che siano le stesse più alte cariche istituzionali europee a
invocare la necessità di un cambiamento culturale nell’approccio dell’Ue
all’immigrazione. Come ha dichiarato il presidente del Parlamento Martin Schulz in
visita in Italia in occasione della giornata mondiale contro il razzismo: “Serve una
legge europea per l’immigrazione perché l’Europa è un continente di
immigrazione… L’immigrazione non è un problema puramente italiano ma
europeo. E un importantissimo passo verso una politica di migrazione sostenibile è
quello di riconoscere la realtà, e cioè che l’Europa è un continente di
immigrazione”
2
.
Per il commissario agli Affari interni Cecilia Malmström, competente per le
politiche dell’immigrazione, bisogna fare di più: “Ad oggi l’integrazione dei
migranti ha avuto scarso successo. Ognuno di noi deve fare di più: nell’interesse
delle persone che arrivano qui, ma anche in considerazione del fatto che i migranti
bene integrati sono una risorsa per l’Ue, poiché arricchiscono le nostre società dal
punto di vista culturale ed economico”
3
.
Di fronte alle critiche, è necessario però capire quali siano le competenze
proprie dell’Unione in materia migratoria. Che cosa può decidere l’Unione europea
relativamente ai fenomeni migratori? La questione della ripartizione delle
competenze tra l’Unione europea e i singoli stati membri è estremamente
complessa e articolata, pertanto l’analisi si limiterà all’immigrazione in senso
stretto, senza considerare la materia dell’asilo, che richiederebbe una trattazione a
sé stante. Sull’immigrazione, l’Unione non ha competenze di tipo esclusivo, ma in
1
Per una politica europea di asilo, accoglienza e immigrazione
, a cura di AICCRE Federazione
piemontese, Co.Co.Pa Comuni per la pace della Provincia di Torino, Centro d’Iniziativa per l’Europa,
Movimento federalista europeo, febbraio 2014, disponible anche s
u
,
p. 8.
2
Intervista del 21 marzo 2014 a Torino in occasione della partecipazione del presidente del Parlamento
europeo alla presentazione nazionale dello
Shadow report 2012-2013
della Rete europea contro il
razzismo, a cura del CIE, Centro d’iniziativa per l’Europa,
3
L’agenda europea per l’integrazione, comunicato stampa 20 luglio 2011
54
1...,46,47,48,49,50,51,52,53,54,55 57,58,59,60,61,62,63,64,65,66,...128
Powered by FlippingBook