Per una politica europea di asilo, accoglienza e immigrazione - page 35

Per una politica europea di asilo, accoglienza e immigrazione
IRES Piemonte
Gli stranieri residenti in Piemonte sono molto aumentati nel corso degli
ultimi dieci anni e la crisi economica non ha provocato una inversione della
tendenza, sia pure in presenza di significativi cambiamenti e di una riduzione dei
flussi più marcata nell’ultimo periodo. Il dato statistico ufficiale (Istat) indicava
174.144 residenti stranieri all’inizio del 2004. Dieci anni più tardi essi sono
425.523 (+144%) con una crescita continua negli anni. In realtà il dato numerico
non è così preciso. Intanto il censimento 2011, come avviene di consueto, ha
portato alla cancellazione di numerosi irreperibili – italiani e stranieri - in parte
poi nuovamente iscritti. Al termine di queste operazioni comunque il risultato è
stato un aumento delle presenze di stranieri, che ha comportato una crescita della
popolazione totale in regione. In secondo luogo vi è una quota di stranieri
legalmente presenti in Piemonte che per varie ragioni non sono però ancora
registrati nei dati Istat. Il Dossier statistico immigrazione 2014 dell’Unar stima una
presenza complessiva di 464.000 stranieri in situazione regolare. A questi
andrebbe aggiunta una quota ridotta, certamente inferiore a quella stimata in anni
passati, di presenti privi di permesso di soggiorno. Rispetto alla situazione
nazionale, il Piemonte mantiene la caratteristica di essere una regione con una
forte presenza di stranieri assoluta e relativa (9,6% dei residenti nel 2013), ma
inferiore a quella registrata in molte regioni centro settentrionali. Nella
distribuzione geografica relativa il Piemonte vede una forte presenza nel
capoluogo, Torino, ma appare al margine occidentale della forte concentrazione
nei comuni della pianura padana, dalla Lombardia verso il Triveneto e l’Emilia-
Romagna.
Il termine “immigrati” sovente utilizzato per definire questa popolazione è
limitativo e può ingannare. Intanto una parte degli stranieri sono più propriamente
cittadini di paesi dell’Unione Europea che esercitano il diritto alla mobilità interna.
Molti hanno problemi non dissimili da quelli dei residenti cittadini di paesi terzi,
ma giuridicamente il loro status è diverso e, in particolare, non necessitano del
permesso di soggiorno. Vi è poi una quota rilevante e in crescita di cittadini di
paesi terzi che hanno un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo
periodo (che sostituisce dal 2007 la carta di soggiorno per cittadini stranieri). Essi
sono ormai circa il 56% dei titolari di permesso di soggiorno in Piemonte e
costituiscono la quota più stabile e radicata di migranti. Ma l’inadeguatezza del
termine “immigrati” risulta evidente soprattutto per la crescente quota di cittadini
non italiani che sono nati e vissuti in Italia e quindi non hanno sperimentato
personalmente alcun movimento migratorio internazionale. Nel 2013 i neonati
non italiani in Piemonte sono stati oltre 7.030; erano 7.350 l’anno prima. Come è
noto la quota di nati con cittadinanza straniera, anche se non riesce a contrastare
33
1...,25,26,27,28,29,30,31,32,33,34 36,37,38,39,40,41,42,43,44,45,...128
Powered by FlippingBook